Rugby: Cus Ad Maiora, domenica derby di ritorno contro il Cus Genova

Creato il 26 novembre 2014 da Sportduepuntozero

Turnover, parola d’ordine di coach Andre Bester. Finora in sei partite ha convocato 31 giocatori e ne ha schierati ventisette, 24 dei quali dal primo minuto. Domenica contro il CUS Genova, il CUS Ad Maiora Rugby 1951 ha salutato l’esordio stagionale nel XV iniziale di Paolo Martina e Adriano Nicita in prima linea e di Manuel Musso come mediano di mischia. Per il numero 9 cussino, che è un vero e proprio utility back, potendo giocare in tutti i ruoli dei trequarti, si è trattato di un momento atteso a lungo, perché la sua ultima presenza ufficiale da titolare risaliva al 12 maggio 2013 contro l’Avezzano. La scorsa stagione è stata per Musso un calvario, dopo l’infortunio subìto nell’amichevole settembrina sul campo della Pro Recco. «In un contrasto di gioco – ricorda – mi sono rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Per non perdere tutto il campionato, ho fatto la trafila per evitare l’operazione e sono rientrato in uno spezzone contro il Capoterra. Il ginocchio però non teneva e ho dovuto rassegnarmi all’intervento, che è stato effettuato a marzo. A settembre ero di nuovo abile e il passaggio successivo è stato superare il fattore psicologico connesso al timore del contatto fisico. L’infortunio mi ha però fatto trovare nuovi stimoli e, ora che sono rientrato, mi sento più forte e più carico di prima. Vedere i miei compagni che giocavano e non poter condividere la loro esperienza è stato duro, non solo sotto l’aspetto rugbystico, ma anche umano, perché li considero tutti come fratelli».

Dopo il secondo tempo disputato nel “Trofeo della Mole”, quasi tutto il match amichevole del giorno successivo contro il Lumezzane e una manciata di minuti contro i Lyons, allo Stadio Carlini, finalmente, Musso è tornato in campionato dal primo minuto:«In settimana coach Bester mi aveva detto che sarei partito titolare e di stare tranquillo e considerarla come una chance. Ha aggiunto che tutti coloro che fanno parte della rosa hanno la possibilità di giocarsi il posto. Sento la sua fiducia e ritengo di essermi meritato l’opportunità per il lavoro che sto facendo. In tutto il periodo in cui sono stato fuori mi sono allenato al massimo e mi sento in forma. In campo penso di avere dato un buon ritmo. Come squadra stiamo migliorando molto. Con l’arrivo di Bester e di Karlo Aspeling il sistema è cambiato notevolmente e doveva esserci un periodo di assestamento. Stiamo ponendo delle basi per crescere anche in futuro. Vogliamo raggiungere il terzo posto nel girone, per poi vivere un’altra bella esperienza nella poule promozione, in cui sono convinto potremmo lottare alla pari contro chiunque. A Genova abbiamo conquistato quattro punti importanti e non vogliamo fermarci. Purtroppo in difesa commettiamo ancora degli errori, non tanto come placcaggi mancati, ma come difficoltà nel comunicare  e nel trovarci. Ogni tanto ci perdiamo e gli avversari sono bravi ad approfittarne subito. Per quanto ci riguarda, non siamo abbastanza cinici e non puniamo gli errori come accade agli altri. In attacco, invece, ci siamo espressi bene, seppur con qualche sbavatura che nell’economia di una partita è comprensibile. Ciò che mi fa piacere è che ho notato in tutti una grande voglia. Nel secondo tempo abbiamo subìto il cartellino giallo a Vittorio Lo Faro e abbiamo reagito bene. Il Cus Genova mi ha fatto una buona impressione, perché è una compagine ben organizzata in difesa e in attacco».

Il match di ritorno andrà in scena già domenica, alle ore 14,30  al centro sportivo Angelo Albonico (ingresso 5 euro), dove il CUS Ad Maiora non gioca dal 26 ottobre, giorno in cui ha affrontato i Lyons. «Ritrovarci subito di fronte – osserva il mediano di mischia universitario – sarà un vantaggio per quella delle due squadre che sarà stata capace, meglio dell’altra, di studiare la partita del Carlini, correggendo gli errori commessi e cercando di sfruttare i punti deboli dei rivali». Dove non ci sarebbe nulla da correggere in casa Ad Maiora è nella prestazione al calcio, perché a Genova Karlo Aspeling è stato magistrale e ha segnato la metà dei punti della squadra, spedendo in mezzo ai pali tre trasformazioni e altrettanti piazzati. «Nel complesso sarà fondamentale non allentare mai la concentrazione e noi atleti più esperti dovremo aiutare i più giovani da questo punto di vista. Può bastare un attimo di disattenzione per compromettere tutto». Per quanto lo riguarda direttamente, Musso è pronto a contendere il posto a Nicolas Jaluf:«Siamo molto legati e ci alleniamo sempre insieme. Penso proprio che ci sarà spazio per entrambi e una staffetta consentirà alla squadra di avere sempre un buon ritmo nel corso degli 80′».

Sabato andranno in campo le due Under 14: una alle 15 a Moncalieri, in un triangolare contro Moncalieri e Collegno, e l’altra alle 16 a Madonna dell’Olmo contro il Cuneo Pedona. Musso segue la categoria come allenatore, collaborando con Vittorino Tosatto insieme con i compagni della prima squadra Roberto Modonutto e Paolo Martina. «Abbiamo iniziato a fare molta tecnica individuale, puntando su tutti i fondamentali, in modo tale che i ragazzi arrivino in Under 16 già abbastanza formati e non sentano più di tanto il salto. Abbiamo anche introdotto il fitness e poi ci concentriamo parecchio sul gioco. Durante l’allenamento svolgiamo mezz’ora di tecnica individuale e un’ora di gioco. I ragazzi ne sono felici, perché vogliono fare ciò che fanno i più grandi. Vedono in noi un esempio e seguono volentieri gli insegnamenti che diamo loro».


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