Andrea e Luca si sono formati rugbysticamente nella Capitale. «Ho sempre vissuto a Roma – ricorda Andrea – anche se sono nato a Napoli, la città dei miei genitori. Ho iniziato a giocare a rugby nel CUS Roma a 11 anni e ho svolto tutta la trafila nel settore giovanile. L’ultimo anno ho fatto la spola fra l’Under 20 e la prima squadra di serie B». L’avventura di Luca nel mondo della palla ovale è invece cominciata a 15 anni proprio nella Capitolina:«Ci sono stato un anno, per poi interrompere per una stagione e la successiva andare al CUS Roma, dove ho conosciuto Andrea. Sono entrato nella compagine senior a 17 anni e vi sono rimasto per tutta la stagione seguente, prima di venire e Torino». Logico dunque che la sfida di domenica non sia per entrambi una partita qualunque. «La rivalità fra le varie società romane è molto sentita – osserva Civita – . Contro la Capitolina per me sarà come un derby e il desiderio di mettere sotto l’avversario sarà particolare. Dovremmo dimostrare che la prestazione negativa di Genova è stata un incidente di percorso e che siamo fatti di tutt’altra pasta». Non mancano i ricordi neppure a Murgia:«A Roma abbiamo sempre vissuto la Capitolina come la società che con le compagini giovanili disputava i campionati Elite e arrivava alle finali. Giocarci contro era molto stimolante e sono felice di riaffrontarla con la maglia del CUS Torino. L’obiettivo sarà naturalmente di batterla».
La Capitolina è stata fondata nel 1996. La prima squadra è stata creata nel 1998 ed è partita dalla C2, per raggiungere la serie A nel 2003. Vinta la categoria nel 2006, sono seguite tre stagioni in Super10. Nel 2009 la Capitolina ha lasciato il massimo campionato con in mente il progetto di formare con Rugby Roma e Lazio la franchigia dei Pretoriani, per iscriversi alla Celtic League. Il sogno è tramontato e si è ricominciato dalla serie B. In quattro anni sono arrivate tre promozioni fino all’Eccellenza. Nella scorsa stagione la squadra allenata da Andrea Cococcetta è retrocessa in serie A e in estate c’è stato il passaggio del testimone in panchina, con l’incarico al dt Marco Orsini. In campo l’organico si è molto ringiovanito, con l’obiettivo di dare fiducia ad atleti cresciuti in casa.
Uno degli uomini più rappresentativi è il mediano di apertura Riccardo Bocchino, classe 1988, che si è appunto formato nella Capitolina e ha poi militato nel Rovigo, negli Aironi in Celtic League (in quel periodo ha partecipato anche con la Nazionale al Mondiale in Nuova Zelanda) e nel Prato. Due anni fa ha scelto di lasciare il rugby professionistico e di tornare a casa. Nella prima fase di questa stagione la Capitolina si è piazzata quinta nel girone 4 con 20 punti, frutti di quattro vittorie e sei sconfitte, lo stesso bilancio del CUS Torno. Ha segnato 171 punti e ne ha subiti 206. Miglior marcatore è stato capitan De Michelis con quattro mete. Nella prima partita della poule retrocessione i laziali hanno battuto il Piacenza Rugby per 35-15, con le mete dell’ala Del Monaco, dell’estremo Rebecchini, del centro Gualdambrini e del seconda linea Ricci e con tre trasformazioni e tre piazzati di Bocchino.
«Dopo la stagione in Eccellenza e la retrocessione – afferma Murgia – la Capitolina non è riuscita a calarsi immediatamente nella categoria inferiore e ha fallito l’ammissione alla poule promozione. Il bel successo della prima giornata sul Piacenza attesta però che è in ottima forma e che per noi sarà un cliente molto ostico. Dispone di un’ottima linea di trequarti, con l’apertura Bocchino e l’estremo Rebecchini in evidenza. Personalmente conosco le terze linee Conti e Dionisi e l’ala Del Monaco, miei compagni nella squadra delle Sabbie Mobili, che partecipa a giugno e a luglio al campionato di beach rugby. La sfida di domenica sarà un’occasione per ritrovarli e mi dispiace per loro che noi dovremo riscattare il passo falso di Genova».