Rugby: il Cus Ad Maiora riparte da Roma

Creato il 08 aprile 2015 da Sportduepuntozero

foto Mario Sofia

È destino che nell’attuale poule salvezza di serie A il CUS Ad Maiora Rugby 1951 debba sempre ripartire da una sconfitta rimediata contro il CUS Genova. Anche questa volta l’occasione del riscatto dovrà essere il match con l’Unione Rugby Capitolina, che, domenica alle ore 15,30, sul campo dei romani metterà di fronte le due prime a pari merito del girone.

I torinesi sono sempre primi nella poule salvezza
La situazione rispetto all’andata è peraltro diversa per i ragazzi di coach Andre Bester, per almeno due ordini di motivi. Il primo è che, a differenza della batosta dello Stadio Carlini (7-36), al centro sportivo Angelo Albonico i biancoblù non sono scomparsi dal terreno di gioco dopo pochi minuti e anzi si sono portati in vantaggio. Poi dopo aver subìto il ritorno degli avversari, nel secondo tempo hanno avuto una reazione veemente e con tre mete hanno quasi messo un’ipoteca sul successo e sui cinque punti, sfumati per colpa di un paio d’ingenuità finali (24-27). La seconda diversità è che il ko di Genova era stato una falsa partenza, mentre la sconfitta del ritorno ha interrotto una serie di quattro vittorie di fila, ma non ha impedito ai cussini di rimanere al comando della classifica. Riscossa dovrà esserci lo stesso, per non rischiare di trasformare una cavalcata trionfale in un percorso a ostacoli.

Le dichiarazioni di Sebastiano Lo Greco
«La battuta d’arresto contro il CUS Genova – ricorda Sebastiano Lo Greco, che nel primo tempo ha segnato la meta del temporaneo vantaggio, – brucia per come è maturata, perché abbiamo tenuto il pallino del gioco e tutte le volte che loro hanno avuto delle occasioni le hanno sfruttate, facilitati anche da nostri errori individuali, come un placcaggio mancato o una palla persa in un contatto. Dopo aver realizzato la prima meta con una bella azione alla mano, forse siamo anche stati un po’ ingenui, perché abbiamo avuto almeno un paio di punizioni da comoda posizione e invece che piazzare abbiamo preferito andare in touche, confidando che avremmo sfondato con la maul. Non è avvenuto e alla fine abbiamo pagato. Il CUS Genova è comunque un’ottima squadra, che vuole giocare e ha dei trequarti buoni per farlo».

Dopo il punteggio di 5-17 del primo tempo, nell’intervallo coach Bester ha dato la carica. «Ci ha detto di svegliarci – racconta il seconda linea cussino – e di ricordarci il risultato dell’andata. Non potevamo permetterci di perdere anche in casa. Abbiamo seguito i suoi consigli e i suoi incitamenti e abbiamo cambiato registro, recuperando e tornando avanti, anche se poi non è bastato per vincere. In occasione della loro meta conclusiva abbiamo giocato una touche disordinata, permettendo loro di rubarci l’ovale». Il CUS Ad Maiora era in vantaggio per 24-17 e ha perso per 24-27. Per la terza volta stagionale ha gettato alle ortiche un successo, come già accaduto nella prima fase a Recco (da 27-21 a 27-28) e all’Albonico contro il Piacenza (da 16-8 a 16-18), due scivolate che avevano compromesso l’approdo alla poule promozione. Nei primi due casi, però, le partite erano terminate dopo aver incassato la trasformazione recchelina e il piazzato piacentino, mentre nell’ultimo, dopo la meta trasformata genovese, i biancoblù hanno ancora avuto qualche minuto per ribaltare la situazione. Sarebbe bastata anche una punizione per ottenere almeno il pareggio. «Abbiamo riconquistato palla sul calcio a metà campo e abbiamo spinto fino ad arrivare sui loro cinque metri. Abbiamo avuto una chance di calciare, ma la posizione era troppo angolata e abbiamo fatto bene a proseguire nell’azione. Alla fine sarebbero bastate altre due fasi per entrare e invece ci siamo fatti sanzionare ingenuamente un “tenuto a terra” in ruck».

La presentazione del match di domenica
I due punti bonus incamerati hanno comunque permesso di mantenere sei lunghezze di margine sulla zona retrocessione, in vista dello scontro di testa con la Capitolina. «Mi aspetto – afferma Lo Greco – una partita tesa, non particolarmente fisica. Saranno di fronte due squadre che vogliono giocare. Il loro numero 10 Bocchino è stato convocato nella Nazionale a sette ed è uno che gioca molto palla in mano e attacca gli spazi. Ci sarà molto ritmo da entrambe le parti. All’andata li avevamo tenuti molto, con una prestazione difensiva assolutamente perfetta. Eravamo anche stati agevolati da un paio di errori al calcio proprio di Bocchino nel primo tempo. In casa loro non sarà facile, ma sono fiducioso. Viviamo le trasferte in modo molto positivo. Stiamo insieme dal sabato e facciamo molto gruppo, preparando la partita fino all’ultimo e guardando i video. Un atteggiamento che ci aiuta a rimanere sempre concentrati. A Firenze e a Perugia è andata bene e faremo il possibile perché anche a Roma la situazione si ripeta».


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