Per fortuna sono arrivate le feste natalizie, che consentiranno di staccare la spina e ricaricare le batterie fisiche e mentali, per poi riprendere nel 2013 con nuovo slancio. L’ultima prestazione del Ce.S.In. CUS Torino, che all’Albonico cede al Rugby Club Valpolicella per 31-15, è la peggiore dell’anno. Se due settimane fa contro il Vicenza i cussini erano stati in vantaggio fino all’espulsione di D’Angelo e a Colorno domenica scorsa avevano retto per almeno 50′ alla capolista, nella partita contro la terza forza del campionato non danno mai l’impressione di poter conquistare il successo. Sbagliata la tattica di affidarsi ai calci per guadagnare campo quando dall’altra parte c’è un vero mago del gioco al piede, come l’uruguayano Etcheverry che ogni volta recupera e rimanda indietro la palla con grande precisione. Il sogno degli universitari di tornare alla vittoria dura in pratica solo 9′. Quando Pacchera riceve l’ovale sull’ala sinistra, elude l’intervento di Narcisi e vola in meta, già si capisce che la giornata non è propizia. Etcheverry trasforma per lo 0-7. Al 13′ D’Angelo accorcia le distanze su punizione (3-7), ma al 24′ Etcheverry le ristabilisce (3-10). Il Ce.S.In. in verità prova a rientrare in partita, ma non è incisivo neanche con la mischia, nella quale l’assenza di Modonutto si fa sentire. Al 34′ una bella azione alla mano libera Baire, che calcia avanti e costringe i rivali a rifugiarsi in touche. Sulla rimessa con le mani, la maul non ottiene risultati. Jaluf al 36′ serve D’Angelo, che calcia a seguire. I veronesi, però, arrivano prima ad “annullare”. Subito dopo è mischia ai 5 metri a favore dei biancoblu, ma l’arbitro Salvi di L’Aquila fischia l’introduzione storta. Al 41′ Jaluf imbecca Martina, che avanza e viene bloccato. Si riprende ed è disco rosso anche per Marco Monfrino. D’Angelo al 42′ ha una chance dalla piazzola da posizione piuttosto centrale, ma non inquadra i pali. Un primo tempo tutto sommato discreto per i padroni di casa, che però graffiano poco. Inizia la ripresa e dopo 25″ Etcheverry con un drop colpisce in pieno la traversa. Passano 2′ e il sudamericano manca anche un piazzato. Che sia un segno del destino? Ci pensa lo stesso estremo a chiarire che non lo è affatto. Al 5′ ritrova infatti l’ispirazione vincente e sigla il 3-13, per poi ripetersi all’11 (3-16). Il CUS Torino commette troppi falli e, anche se il cecchino uruguayano ha talvolta le polveri umide, la malaparata è assicurata. Al 15′ Pacchera, finalizza una bella azione alla mano e va in meta (3-21). Piove sul bagnato al 19′, quando Civita perde palla su placcaggio e innesca Roman, che serve Previato, pronto a fiondarsi a schiacciare. Il piede di Etcheverry firma il 3-28. Proprio il capitano lascia i suoi in inferiorità numerica al 23′. Il Ce.S.In. si riversa nella metà campo del Valpo e al 25′ al termine di un’azione insistita Amadio va a segno, prima della trasformazione di D’Angelo (10-28). Il coach ospite Zanella esorta i suoi a non mollare. Niente paura, Etcheverry al 30′ chiude anzitempo le ostilità (10-31). La meta ancora di Amadio (15-31) ha il solo effetto di rendere meno pesante, non certo meno amara, la sconfitta. Capitan Narcisi e compagni non si scollano in classifica da quota 19, che sta diventando un numero inquietante, altro che il 17. Il Vicenza ha aperto la strada e a Grugliasco ormai festeggiano gli altri. Per il Valpolicella saranno vacanze serene, per il CUS, rugbysticamente parlando, assai meno, anche se il rientro degli infortunati potrebbe togliere parecchie castagne dal fuoco alla ripresa.
Il migliore in campo è Jeronimo Etcheverry, che, anche se siamo a Natale, è felice come una Pasqua. «Fisicamente mi sento bene – spiega con un sorriso a 32 denti – e devo continuare ad allenarmi con intensità, per riuscire a giocare bene con la squadra. Purtroppo ho sbagliato qualche calcio, ma talvolta può accadere. Oggi abbiamo disputato un’ottima partita in difesa, con tanta voglia di fare bene. Siamo stati continui e veloci, sfruttando i trequarti a tutto campo. È stato proprio un bell’incontro anche per merito del CUS Torino». Troppo buono Jeronimo, in versione Babbo Natale.
Il pomeriggio all’Albonico è iniziato con l’inaugurazione della tribuna, alla presenza di Roberto Montà, sindaco di Grugliasco, e di Gianfranco Porqueddu, vicepresidente della Provincia e assessore provinciale allo Sport, nonché presidente Regionale del Coni, introdotti dal vicepresidente del CUS Torino Stefano Longhi. «In Provincia – esordisce Porqueddu – abbiamo seguito con determinazione la vicenda dell’Albonico che a volte ci ha fatto anche un po’ soffrire. Questo campo è irrinunciabile per Torino e siamo contenti di avere firmato il protocollo e di avere approvato la delibera in Giunta nei giorni scorsi. Sono certo che, con questo spiegamento di forze giovani e con la bravura della dirigenza cussina, il futuro sarà positivo». Per il sindaco Montà «la città considera il CUS Torino un partner strategico per fare educazione e promozione allo sport. Il grande valore è la possibilità di praticare con grande professionalità quelli che vengono ingiustamente definiti “sport minori”, come il rugby. Cercheremo di sostenere questa realtà anche all’interno delle scuole. Vogliamo che l’Albonico diventi il polo nevralgico del rugby torinese».
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