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Alberto Rui Costa ha vinto la medaglia d’oro nella prova su strada per professionisti, dopo 272,26 chilometri da Lucca a Firenze Mandela Forum, con 10 giri di un circuito cittadino di 16,6 Km, che ha concluso i Mondiali di Toscana2013.
In uno sprint a due, il portoghese ha superato Joaquin Rodriguez, argento. Bronzo per un altro iberico, Alejandro Valverde, quarta piazza per l’italiano Vincenzo Nibali, che non ha nemmeno disputato la volata per l’ultimo gradino del podio.
La prima fuga di giornata, dopo la partenza sotto la pioggia dal centro di Lucca, vede protagonisti il ceco Barta, il tunisino Chtiouoi, l’austriaco Brandle, il polacco Huzarski e il venezuelano Godoy (il più giovane fra i 208 in gara). I cinque toccano un vantaggio massimo di 8’10” poco prima dell’ingresso nel circuito di Firenze, dopo 106 chilometri di gara: l’ultimo a cedere è Huzarski, dopo circa 220 di fuga.
Intanto, fin dai primi giri del circuito, il forcing della Nazionale italiana provoca selezione nel gruppo, che via via si assottiglia. Nelle prime tornate fioccano i ritiri eccellenti: a causa di alcune cadute, devono lasciare la corsa Horner, Evans, Daniel Martin, Wiggins, Van Garderen, Samuel Sanchez e Nicolas Roche, mentre nel quarto giro abbandonano anche Froome e Nairo Quintana, staccati dal gruppo principale. Alla settima tornata, quando finalmente cessa la pioggia, si muove Giovanni Visconti, che raggiunge Huzarski. Poco dopo, in discesa verso il traguardo, cadono Paolini, Scarponi e Nibali, con gli ultimi due che riescono tuttavia a rientrare nel gruppo principale.
Al penultimo passaggio nel centro di Fiesole, Visconti e Huzarski vengono riassorbiti dal gruppo, che torna compatto (una quarantina di unità) e lo resta anche all’inizio dell’ultimo giro. Sull’ascesa verso Fiesole attacca Nibali, che resta al comando con il solo Joaquin Rodriguez, raggiunti in fondo alla discesa da Valverde e Rui Costa. Sono loro quattro a giocarsi la vittoria: Rodriguez attacca, Valverde marca Nibali, mentre Rui costa, in vista dell’ultimo chilometro, va ad agganciare Rodriguez quando mancano 500 metri, per poi batterlo in volata e regalare al Portogallo la prima maglia iridata nella storia dei Mondiali di Ciclismo.
“E’ una gioia enorme per me e per il mio Paese vincere questo Mondiale. Era arrivato il momento di portare in alto il nome del Portogallo: è un grande orgoglio per me. Nell’ultimo chilometro c’era una situazione molto complicata, non mi aspettavo di vincere, ma sono riuscito a recuperare su Rodriguez”, ha detto il neo iridato Rui Costa.