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Rumori molesti, vigili urbani e cittadini caparbi. Una storia incredibile. Ma non a Roma, qui normale

Creato il 30 maggio 2013 da Romafaschifo

Rumori molesti, vigili urbani e cittadini caparbi. Una storia incredibile. Ma non a Roma, qui normale
Seguo con interesse il Suo blog.
Ho pensato, non disinteressatamente, che la seguente storia –secondo me rappresentativa dell’abbandono in cui versa il centro di Roma e tutti i suoi monumenti più belli – potesse interessarLa.
Si tratta di un dissidio in atto con un locale notturno denominato Nylon sopra il quale mi trovo ad abitare e che produce direttamente o indirettamente elevati livelli di rumore.
Questi i fatti: -  nel 2007 sono dovuto tornare ad abitare con mia madre, a Lungotevere Raffaello Sanzio, a causa del suo stato di salute che richiede costanti e faticosissime attenzioni.
-  nel 2008 apre un locale notturno in Via del Politeama 12 (ArtCafè Raffaello), quasi di fronte a un famoso forno (renella, oramai divenuto una piccola industria con camion e tir che vanno e vengono tutte le notti);
-  Nel 2010 il locale notturno viene rilevato da un altro proprietario e cambia denominazione in NyLon; da allora si manifestano numerose condotte irregolari; le più evidenti: porte aperte, clienti sulla strada, musica ad altissimo volume, orario di chiusura molto tardi fino alla mattina del giorno dopo.
-  Constatata l’impossibilità di dialogare con i gestori del Nylon, fatte numerose telefonate e inviate numerose mail di protesta a Polizia, Polizia Municipale e Carabinieri – tutto inutilmente – il 12 febbraio 2010 invio un primo esposto per inquinamento ambientale da rumore al Comune di Roma, alla Polizia Municipale e all’Arpa Lazio. -  In data 3-4 dicembre 2011 (oltre 20 mesi dopo il primo esposto), dopo numerosi altri esposti, solleciti e lamentele, l’Arpa Lazio eseguiva misurazioni di rumore; purtroppo, proprio quella sera, un sabato sera, il rumore era sensibilmente più basso del solito; conseguentemente mi lamentavo immediatamente di tale circostanza con e-mail e raccomandate e si apprendeva poi che l’Arpa aveva comunque rilevato livelli di rumore a finestre chiuse non conformi (valori superiori di 7 dBa ai limiti di legge: si tratta di una scala logaritmica, non lineare, 7 dB sono dunque tanti).
-  Il 12 aprile 2012 (5 mesi dopo), a seguito delle misurazioni Arpa, il Comune di Roma revocava il nulla osta di impatto acustico ambientale.
-  Malgrado ciò, tutto proseguiva come prima e lo scrivente depositava un nuovo esposto alla stazione dei carabinieri di Trastevere in data 11 giugno 2012; -  Il 20 luglio 2012 inoltre lo scrivente querelava l’amministratore della società che gestisce il Nylon alla procura della repubblica di Roma, evidenziando che il suddetto locale sembrava godere di speciali immunità da parte di organi preposti al controllo e di autorità locali.
-  Il 7 ottobre 2012, ancora, lo scrivente affidava a un ingegnere terzo, esperto di acustica ambientale, misurazioni di rumore che risultavano essere 14 decibel volte superiori ai livelli di tollerabilità.
-  Il 13 ottobre 2012 il sottoscritto depositava inoltre ulteriore esposto al commissariato di polizia di Trastevere. -  Il 24 maggio 2012 il Nylon, eseguiti lavori di fono isolamento, faceva periziare il livello di rumore prodotto: il suo perito dichiarava che il sottoscritto si era rifiutato di fare effettuare misurazioni in casa propria e, dunque, era costretto a fare misurazioni per analogia in un locale adiacente. In realtà al sottoscritto risulta di avere ricevuto una unica comunicazione, ovvero una raccomandata ricevuta il 3 agosto 2012 (successiva dunque alla perizia), depositata al Comune e con il quale documento è stato possibile riottenere quasi immediatamente il nulla osta di impatto acustico ambientale. Quindi: 25 mesi dal primo esposto per ottenere la revoca del nulla osta acustico; 4 mesi per riottenere il suddetto nulla osta acustico.
-  Il 2 novembre 2012 il sottoscritto depositava ricorso ex art. 700 al tribunale di Roma.
-  Il 14 novembre 2012 il sottoscritto veniva convocato presso il commissariato di Trastevere e gli veniva consegnato un verbale nel quale si dichiarava che per la polizia di ps “ha effettuato un controllo amministrativo all’attività segnalata verificandone, non riscontrando, in quel momento, violazioni alle normative”.
-  Il tribunale di Roma nomina quindi il 25 gennaio 2013 un Ctu. -  Ad oggi (maggio 2013), dopo 5 sopralluoghi (2 annunciati e 3 a sorpresa) non sono stati riscontrati livelli di rumore non conformi. Ciò è molto strano perché il rumore c’è, è alto, lo si è misurato anche con strumenti propri, essendo un tecnico.
-  Ancora più strana la valutazione del Ctu secondo il quale, per ottenere misurazioni esatte, occorrerebbe chiudere la strada onde essere certi di non misurare rumore proveniente da altre fonti estranee al locale notturno (si tratta di una piccola strada con ridotto traffico veicolare, impegnata per buona parte della notte dai clienti del locale), e sarebbe consigliabile la sostituzione delle finestre.

Mi sono limitato a riferire i fatti di cronaca (salvo errori materiali) evitando il più possibile valutazioni soggettive.
Ci sono problemi più gravi nella vita, anche se possoassicurare che la situazione è molto, molto pesante. Molto pesante, frustrante e drammaticamente triste è toccare con mano il livello di indifferenza ed incuria che si è diffuso nella nostra città, percepibile in mille cose a cui nessuno sembra più dedicare molta attenzione.  Grazie dell’attenzione.
Cordiali saluti Lorenzo Fedele

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