Ruota della fortuna e uomo vitruviano

Da Dhiirananta


Esiste forse un'analogia tra l'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci e la Ruota della Fortuna ?Forse si.Come ho già scritto, la ruota della fortuna o del destino rappresenta l'individualizzazione dell'individuo che si separa dal Tutto per diventare lui stesso un centro, seppur temporaneo e in equilibrio precario. In altre parole è lo spirito che si corporizza, diventa materia per essere separato dall'Uno.Di cosa ha bisogno per essere materia ? Secondo gli antichi quattro sono le componenti principali della materia : Aria, Acqua, Terra, Fuoco. Quattro come il quadrato in cui è inscritto. Quattro come i quattro volti degli "esseri viventi" che accompagnano il Trono di Dio nella visione di Ezechiele, ovvero Bue,Aquila,Leone,Uomo o Angelo, i quattro simboli degli Evangelisti.Quattro è il numero della materia, il cerchio è il simbolo dello spirito (Dio al centro, il punto).Il genio rinascimentale di Leonardo, sapeva come i suoi dotti contemporanei, che l'uomo è il passaggio dallo spirito alla materia perchè si inscrive sia nel cerchio che nel quadrato.Notare che l'uomo forma una croce quando è materia (la Croce di Cristo?) e se contiamo tutte le braccia e le gambe, compresa la testa abbiamo un 8, proprio come i raggi della ruota!
La Ruota della Fortuna rappresenta il microcosmo umano.
Infatti se disponiamo i 22 tarocchi in cerchio, diametralmente opposto alla ruota della fortuna (X) abbiamo il XXI, il Mondo, ovvero il macrocosmo.Notiamo anche come si muove la ruota, nel caso della ruota della fortuna è mosso da due entità (Tifone e Ermanubi, ovvero il Capricorno e il Cane) esterni alla ruota, quindi non ha vita propria ed è destinato ad esaurirsi (per la durata di una vita umana) mentre nel mondo è la donna stessa che al suo interno la fa muovere, e gira in eterno.Ora, se l'anima del mondo (femminile) è dentro il cerchio del macrocosmo, la controparte nel microcosmo (la sfinge, femminile, forse l'anima umana?) si trova all'esterno. E mentre l'anima del mondo è spirito puro, l'anima dell'uomo è per metà donna e per metà leone, ovvero l'animalità, la parte bassa degli istinti umani.



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