John Everett Millais, John Ruskin
In un post di qualche tempo fa avevo raccontato la storia del matrimonio non consumato di John Ruskin, il critico d'arte romantico, sostenitore del movimento pre-raffaellita, con Effie Gray.
Nella tormentata deposizione al processo per l'annullamento di matrimonio, sia Ruskin che Effie furono in un primo momento concordi nell'affermare che l'uomo provava ripulsione per il corpo della moglie. Ma verosimilmente non di "quella" donna, di Effie, cioè, una bellissima, dolce e giovane donna, che, fortunatamente per lei, trovò poi un amore duraturo e solido nel pittore Pre-Raffaellita John Everett Millais (dal quale avrà ben otto figli).
Ruskin aveva accettato che la famiglia combinasse il matromonio con Effie quando la ragazza era una fanciulla di 12 anni. Quando la sposò, anche se Effie aveva solo 17 anni, probabilmente la giovane aveva perso ai suoi occhi le attrattive della estrema giovinezza, dell'infanzia, anzi.
E la storia successiva di Ruskin dà ragione ai sospetti di pedofilia che gravano storicamente sull'uomo. Verosimilmente una pedofilia non espressasi in violenza sulle bambine che lo attraevano, data l'epoca vittoriana (e la classe sociale) in cui vissero tutti i protagonisti di questo dramma. Ma sufficiente a precludergli una vita "normale" e a rovinare la vita di coloro che attraversarono la sua.
Effie, come si è detto, riuscì a sfuggire alla sua triste sorte.
Ma alcuni anni dopo Ruskin incontrò una bimba di 9 anni, Rose La Touche, intorno alla quale costruì una passione devastante che accompagnò la giovane fino alla morte.
John Ruskin, serie di ritratti e schizzi di Rose La Touche
Rose morì a soli 27 anni, folle, chiusa in un ospizio. Molti erano i fantasmi che le affollavano la mente: probabilmente anoressica, isterica, afflitta da manie reigiose.
Ruskin iniziò a questo punto la sua personale discesa all'inferno. Credeva che Rose fosse stata la reincarmazione di un personaggio medievale, che avesse servito da modella anche al pittore veneziano Carpaccio per uno dei suoi capolavori, le Storie di Sant'Orsola.
a sinistra, Vittore Carpaccio, dettaglio delle Storie di Sant'Orsola
a destra, John Ruskin, disegno, ritratto di Rose sul letto di morte
Interessante vedere come Ruskin faccia anche uno schizzo di Rose sul letto di morte e la veda più come uno spirito inquieto e quasi demoniaco, che non una moribonda.
Infine un'altra ragazzina entrò nella vita di Ruskin quasi settantenne, Kathleen Olander. L'allontanamento imposto dai genitori di lei causò l'ultima e definitiva crisi di Ruskin che scrisse parole terribili sulle proprie ossessioni:
"Demons appeared to me constantly, coming out of the darkness and forming themselves gradually into corporeal shapes, almost too horrible to think of. But even worse and more torturing than these were the fantastic, malignant, and awful imps and devils and witches that formed themselves out of the various articles in the room" *
La terribile faccia nascosta dell'epoca vittoriana!
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* "Mi apparivano sempre dei demoni, che uscivano dal buio e si componevano in forme gradualmente sempre più corporee, troppo spaventosi anche al solo pensiero. Ma perfino peggiori e più tormentosi di questi erano i fantastici, maligni e orribili demoni e folletti e streghe che si materializzavano dai vari oggetti sparsi nella stanza"
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(Buon Halloween