Russia/ Amnistia a San Pietroburgo. Cristian è finalmente libero

Creato il 26 dicembre 2013 da Antonio Conte

Cristian è finalmente libero. Non avevamo scritto nulla in sua difesa da queste pagine, ma abbiamo partecipato alla petizione online. Dopo due mesi di prigione in Russia e più di un mese di libertà su cauzione trascorsa a San Pietroburgo finalmente Cristian potrà tornare a casa! Potranno farlo anche gli altri 27 attivisti di Greenpeace e i due giornalisti freelance arrestati in seguito ad un’azione di protesta contro la compagnia Gazprom per la difesa dell’Artico. Il Parlamento russo ha votato l’amnistia per il reato di vandalismo, il reato di cui erano accusati.

Era stata lanciata anche una petizione online e donne e uomini liberi hanno contribuito con il loro sostegno ed a tenere alta l’attenzione. Cristian è un giovani carico di ideali che mai avrebbe dovuto finire in prigione, accusato di un reato assurdo e e altri giovani di gravissimi.

Cristian è solo colpevole per credere e nella Pace e così tutti gli Arctic 30. Nessuna amnistia e nessun altro attivista per l’Ambiente dell’Artico, un fragile ecosistema minacciato da trivellazioni petrolifere.

A.C.

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