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Russia: costruita una Cattedrale sopra il gulag destinato ai cattolici

Creato il 15 marzo 2011 da Uccronline

Russia: costruita una Cattedrale sopra il gulag destinato ai cattoliciSulla stessa terra di desolazione dove l’ex Unione sovietica seppelliva in fosse co­muni i suoi avversari, politici o religiosi, sorge ora la Cattedrale catto­lica di Karaganda, nell’attuale Kazakhstan. Ai tempi dell’op­pressione stalinista era un campo di concentramento di 250 chilometri quadrati, in cui persero la vita, tra gli altri, migliaia di cristia­ni.  Ora le guglie neogotiche della nuova Cattedrale racconteranno il loro riscatto. Le navate interne, spaziose e luminose, insieme alle pietre caucasiche della facciata, trasmet­teranno la loro storia alle oltre cento popolazioni che convivono in questo territorio.

La costruzione è stata possi­bile grazie alle generose donazioni di molti fi­nanziatori dell’Europa occidentale, tra cui l’As­sociazione Luci sull’Est, nata a Roma nel 1991 con lo scopo di diffondere e difendere i valo­ri della cristianità nei territori dell’ex-Urss. «Abbiamo donato circa 200 mila euro per l’e­dificazione della Cattedrale», spiega Juan Mi­guel Montes. Nel 1917  alla fine dell’Impero russo, c’erano circa nove milioni di cattolici. Tutti quelli di rito latino attorno a­gli anni ’40-’50, erano praticamente scom­parsi. Il gulag di Karlag era proprio quello de­stinato ai cattolici, la gran parte polacchi, ucraini, tede­schi, ma anche lituani e bie­lorussi, che qui morivano fu­cilati o per gli stenti. La furia atea di Stalin trucidò cira il 90% dei sacerdoti cattolici (cfr. Ultimissima 9/3/11).

L’articolo su Avvenire racconta che la prima pietra è stata posa­ta nel 2005. Oggi è tra le  più grandi Cattedrali del Kazakhstan ed è stata dedicata al­la Madonna di Fatima. In uno dei suoi tre se­greti, infatti, la Vergine aveva profetizzato -in tempi non sospetti- i disastri provocati dagli «errori dell’Unione sovietica avrebbe sparso nel mondo», sui quali tuttavia, alla fine, avrebbe «trionfato il Cuore immacolato di Ma­ria». E la profezia si sta infatti lentamente compiendo. «Ormai – conclude Montes – vanno tutti fieri di questa Cattedrale. Perfino il sindaco di Karaganda, benché certamente non cattoli­co, si è detto orgoglioso di poter avere nel suo comune la ‘Notre Dame dell’Asia’». Oltre al­la costruzione della Cattedrale di Karaganda, l’Associazione Luci sull’Est, attiva in 18 Paesi, supporta le attività della Biblioteca dello Spi­rito e dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mo­sca, soprattutto nella stesura dell’Enciclope­dia cattolica in lingua russa. In Ucraina ha for­nito supporto al Centro multimediale cattoli­co e all’opera degli Oblati di Maria Immaco­lata di Kiev.


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