Il G7, nato negli anni 70, tramutato in G8, con l’inserimento della Russia, nel 1998, appare oramai un organismo superato. USA, Giappone, Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna e Canada non rappresentano più il vero ed unico potere economico. Poco se ne dispiacerà la Russia, che comunque fa ancora parte del G20.
Certamente è un forte segnale simbolico della tensione tra Occidente e Russia.
Allego una mia riflessione sul summit mondiale, di quattro anni fa:
Ma è davvero utile che una volta all’anno 14 capi di stato (e relative delegazioni) facciano la passerella in una località, che quest’anno è stata condita da foto ricordo in mezzo ai resti di una città, per discutere di temi “standard” (Clima, Africa, Medioriente, Economia, crisi internazionali) e magari stipulare qualche accordo commerciale?
Quanto costa il G8? quanto valgono gli accordi varati durante questi summit? In genere escono fuori delle dichiarazioni di intenti che non dicono molto. Anche perche se è già difficile convincere otto paesi su una posizione comune, figurarsi cosa puo accadere con 14 stati, alcuni dei quali in netto conflitto di interessi con gli altri. Sarebbe poi interessante verificare quali accordi stipulati nei passati G8-G7-G5 siano poi stati tradotti in politiche concrete per il mondo.
A mio avviso sarebbe piu utile risparmiare i soldi utilizzati per questi summit e limitarsi a delle teleconferenze multiple cosi da avere lo stesso effetto politico e cioè un incontro tra leader eliminando il superfluo, come le passeggiate tra le rovine de l’Aquila con tanto di foto ricordo.
Sarebbe un segnale di “maturità” dei “grandi” verso il mondo che vorrebbero rappresentare.