Russia-Georgia. Icc prepara inchiesta su crimini commessi in Abkhazia ed Ossezia del Sud

Creato il 08 ottobre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

di Giacomo Dolzani

La Corte penale internazionale (Icc), il tribunale istituito nel luglio 2002 per perseguire gli autori crimini di guerra e contro l’umanità e che ha sede a l’Aja, nei Paesi Bassi, ha diffuso ieri un comunicato nel quale si afferma che si sta valutando l’ipotesi di aprire un’indagine, finalizzata a verificare se siano state o no violate le leggi internazionali ed i diritti umani nel corso della guerra tra Russia e Georgia, combattuta tra il 7 ed il 16 agosto 2008 e la quale, secondo il pubblico ministero Fatou Bensouda, vide probabilmente numerosi episodi di violenza sulla popolazione civile, compiuti da entrambi gli schieramenti.
La decisione relativa al se istituire o meno questa commissione è però una scelta delicata, soprattutto in un periodo di alta tensione tra Mosca ed occidente come quello attuale; la Russia non è infatti tra i 123 paesi che riconoscono la Icc, un’organizzazione che invece gode dell’appoggio di tutta l’Unione Europea, di conseguenza, avviare un’indagine anche nei riguardi dell’operato delle forze della Federazione Russa durante l’invasione della Georgia, potrebbe essere vista come una provocazione, portando ad un ulteriore deteriorarsi dei rapporti con il Cremlino.
Nonostante le versioni di Mosca e di Tbilisi divergano su molti punti fondamentali, nell’agosto 2008 le forze russe, inviate dall’allora presidente Dmitrij Medvedev, (in seguito a bombardamenti georgiani secondo il Cremlino, come deliberata aggressione secondo il governo della Georgia) sono entrate in Abkhazia ed Ossezia del Sud, due regioni di fatto indipendenti e controllate da governi fantoccio di Mosca, ma che Tbilisi reclama come proprie. Le truppe russe si sono poi spinte fino alle porte della capitale della repubblica ex sovietica finché, in seguito alle forti pressioni internazionali, sono state richiamate all’interno dei territori delle due repubbliche secessioniste, da allora presidiate militarmente da Mosca.

da Notizie Geopolitiche