Le consuete minacce di Mosca nei confronti di Ucraina e Georgia, i cui parlamenti sono pronti a ratificare gli accordi con l’Unione Europea firmati il 27 giugno a Bruxelles, sono arrivate oggi dallo stesso premier russo, Dmitry Medvedev, il quale ha tuonato contro questi trattati avvertendo che, nel caso entrassero in vigore, il suo paese prenderà le contromisure necessarie per difendere la propria economia.
La firma apposta dai due paesi il 27 giugno è il completamento dell’accordo di associazione ratificato il 21 marzo scorso, il quale permetterà alle due repubbliche di entrare nell’area di libero scambio con gli stati della Ue, i quali aboliranno i dazi nei confronti delle due nazioni nel giro di sette anni, permettendo ai nuovi membri di fare lo stesso in un periodo di tempo maggiore; questo permetterà a Ucraina e Georgia di dare uno slancio alla propria economia, oggi ancora debole, aprendo a loro un mercato dalle enormi possibilità e, contemporaneamente, garantirà all’Ue una maggiore influenza nell’Europa orientale.
La Russia è ovviamente spaventata da questo; i mercati da lei sempre controllati stanno infatti entrando nell’orbita occidentale, colpendo la sua economia relativamente fragile e fondata praticamente soltanto sul commercio di materie prime (soprattutto idrocarburi).
Secondo i dati divulgati dal FMI, la Russia ha infatti un Pil pari a 2.029 mld $, (di pochissimo superiore a quello italiano), nulla rispetto ai 16.673 mld $ dell’Unione Europea, il che è probabilmente uno dei tanti motivi che spinge sempre più paesi a lasciare Mosca per guardare verso Bruxelles.
Russia. Mosca minaccia Kiev e Tbilisi, ‘sanzioni se ratificano accordo con Ue’
Creato il 07 luglio 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
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