Nonostante dopo la caduta del comunismo le iniziative editoriali nel Paese abbiano vissuto un vero e proprio boom, la Russia occupa una poco invidiabile terza posizione nella graduatoria delle nazioni più pericolose per chi fa giornalismo, stilata dalla Commissione per la protezione dei Giornalisti (struttura indipendente di vigilanza con base a New York), preceduta solo da Iraq e Algeria. Un risultato dovuto principalmente alla situazione esplosiva nel Caucaso settentrionale, e in particolare nel Dagestan, dove dal 1997 hanno perso la vita 16 giornalisti: l’ultimo reporter caduto nel nome dell’informazione è Kazbek Gekkiev, 28 anni, ucciso ad inizio dicembre nella repubblica autonoma di Kabardino-Balkaria probabilmente da fondamentalisti islamici, anche se ancora non sono stati chiariti diversi aspetti della vicenda.
Russia, rapporto-shock: oltre 300 giornalisti morti o scomparsi dal 1992
Creato il 17 dicembre 2012 da Alessandroronga @alexrongaPotrebbero interessarti anche :