Eddie Jones, head coach del Giappone, si presenta in conferenza stampa convinto e determinato, pronto, dopo i complimenti, anche a punzecchiare i rivali alla vigilia di una delle sfide più importanti della storia dei Brave Blossoms: " Non voglio dire che la Scozia ha delle debolezze dal punto di vista mentale, ma i dati ci dicono che sono una squadra che performa meglio nel primo tempo, mentre tende a subire molti punti nella ripresa. Se riusciremo a restare in gara nei primi trenta minuti, a rimanere agganciati all'intervallo, allora vinceremo la partita. Siamo decisamente più in forma di quanto non siano loro".
"Non abbiamo sentito nessun tipo di pressione nel match contro il Sud Africa", continua Jones, che cita il quarterback dei Denver Broncos, Peyton Manning per indicare lo stato mentale dei suoi ragazzi. "Un americano ha detto una bellissima frase, 'you only feel pressure when you don't know what you're doing', per questo noi siamo si nervosi riguardo la gara, ma non sentiamo nessun tipo di pressione".
" Credo che la pressione sia sulla Scozia, perchè sabato abbiamo mostrato che l'ordine del rugby mondiale può cambiare e siccome la Scozia è una delle nazioni con più tradizione dal punto di vista del rugby, soffrono questo tipo di pressione. Noi possiamo andare in campo liberi e tranquilli, giocando il nostro rugby senza pressione e divertendoci. Se saremo bravi abbastanza, vinceremo, se non lo saremo, perderemo ".
" Fisicamente stiamo molto bene" dice Jones ai cronisti, " abbiamo avuto qualche occasione negli ultimi due o tre anni in cui abbiamo giocato due gara a soli quattro giorni di distanza l'una dall'altra quindi i ragazzi sono pronti. Certo, abbiamo qualche acciacco come sempre capita quando giochi contro gli Springboks. Mentalmente è un pò difficile per i ragazzi, dopo aver giocato una gara intensa come quella di sabato, ma credo che ci siamo, siamo pronti anche di testa; abbiamo avuto un incontro coi giocatori oggi e mi sembrano concentrati e a posto anche sotto l'aspetto psicologico. Negli ultimi due anni abbiamo fatto grandi progressi. Siamo migliorati nelle fasi statiche, enormemente, dal punto di vista difensivo siamo sulla strada giusta e siamo riusciti a costruire un tactic tempo che per noi può fare la differenza ".
In chiusura, Jones prova anche a farsi amico il pubblico del Kingsholm Stadium, giocando la carta della grande rivalità tra le due Nazioni e i colori che accomunano il Giappone e la squadra locale: " Gloucester è una delle 'great spiritual homes of rugby'. La gente a Gloucester sa di rugby, quindi questo ci fa ben sperare per quanto riguarda il sostegno del pubblico locale nei nostri confronti - anche perchè abbiamo la stessa maglia e possono vestirsi di 'red and white' domani; oltretutto non è un segreto che gli inglesi non hanno un grande amore per gli scozzesi e questo potrebbe essere un altro bonus per noi. Non credo nel titolo di favorito alla vigilia di un match; sono convinto che partiamo alla pari coi nostri avversari Noi favoriti? Mah, ho sentito la maggior parte delle persone dire che il nostro successo sul Sud Africa è stato un 'fluke', un colpo di fortuna, quindi abbiamo una grande chance domani per dimostrare che non lo è stato, che davvero possiamo giocare un ruolo da protagonisti nel rugby mondiale ".
Informazioni su Matteo Mangiarotti
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