Sabato 31 maggio - CRISTIANO CAVINA al Caffè Letterario di Lugo

Creato il 26 maggio 2014 da Caffeletterariolugo
Sabato 31 maggio, alle ore 18.00, nella Saletta Conferenze della Libreria Alfabeta in Via Lumagni tornano a Caffè Letterario gli incontri pomeridiani in libreria con lo scrittore di Casola Valsenio Cristiano Cavina che presenta il suo ultimo romanzo “Inutile Tentare Imprigionare Sogni” edito da Marcos y Marcos. A introdurre l’incontro sarà il curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi. All'istituto tecnico Alberghetti non suona la campanella. Una sirena da contraerea urla la fine dell'ultima ora. Confittoni è preoccupato: ha un intorto con una tipa di ragioneria e non può certo presentarsi con quella felpa piena di scheletri e simboli satanici. La tipa che lo aspetta insegna catechismo. Oscar Rosini, sultano dei pluriripetenti, si impietosisce: con gesto fluido da torero si sfila il fedele montoncino e lo drappeggia sulla felpazza dannata. Con le falde del montoncino svolazzanti e un sorriso immenso, Confittoni saltella verso il suo intorto. Creonti e Figna lo guardano invidiosi dal cancello. Vittime predestinate del rientro pomeridiano, restano lì a rollare canne con una mano sola. In forma strepitosa, Cavina ci parla d'amore: dei gioielli veri e fragili di un momento, di monete false e di bigiotteria. Con la dolcezza di un cantastorie, scena dopo scena, trasforma aule di scuola in una giungla misteriosa, e tra scimmie, avvoltoi e pantere ci porta fin là, in una piccola cucina, dove una verità semplice, senza pretese, illumina gli occhi dietro un ferro a vapore. Cristiano Cavina nasce a Casola Valsenio nel maggio del 1974; Scopre la magia della narrazione al bar, ascoltando i racconti dei vecchi; quando poi comincia a leggere libri, la sua strada è tracciata. Ama raccontare le cose che conosce da vicino: la sua infanzia in “Alla grande” (Premio Tondelli) e “Un'ultima stagione da esordienti”; l'epopea di Nonna Cristina in “Nel paese di Tolintesàc”; la sua storia di figlio senza padre e di padre fuori dagli schemi nei “Frutti dimenticati” (Premio Castiglioncello, Premio Vigevano, Premio Serantini, Selezione Premio Strega). “Inutile Tentare Imprigionare Sogni” nasce dalla condanna a cinque anni di itis che gli è toccato scontare, e rivela più che mai la sua voce forte e chiara, il suo sguardo ridente di narratore per natura.


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