Sabato non ne hanno arrestato uno, di black bloc. Lunedì vasta operazione dei carabinieri in tutto il Paese: lei è in arresto. Perchè? Adesso vediamo.

Creato il 18 ottobre 2011 da Slasch16

 Sabato pomeriggio non hanno arrestato un black bloc, eppure erano a portata di mano ed impegnati a spaccare vetrine, ci vuole del tempo sono blindate quelle delle banche, mentre per dare fuoco ad una macchina si fa in fretta.
Erano lì eppure non ne hanno bloccato uno da identificare ed, attraverso le sue frequentazioni,  arrivare agli altri ed eventualmente arrestarli. Come a Genova.
Ne hanno fermati 12, 4 prima ancora che iniziasse il corteo e 8 durante, li hanno fermati tra i manifestanti pacifici ma di black bloc, se l’informazione è completa, nemmeno uno.
Due giorni dopo è partita una operazione dei carabinieri in tutta Italia, perquisizioni ed arresti dei soliti noti dei centri sociali e degli anarchici, monitorati e controllati da anni, sempre quelli dei quali hanno le liste con i nomi e gli aggiornamenti. Un po’ come i violenti da stadio, conosciuti da sempre e diventati intimi come amici o parenti.
Mi è tornata in mente una barzelletta di tanti anni fa, racconta di un vigile che ferma un automobilista e gli dice: lei è in multa.
L’automobilista, sbigottito gli dice, perchè?
Adesso vediamo, risponde il vigile.
Ho la stessa sensazione, li avevano a portata di mano e li hanno lasciati fare, disfare ed andare, due giorni dopo vanno a caccia dei soliti noti e di qualche nuovo acquisto dell’ultima ora tra i circoli alternativi, gli anarchici ed i centri sociali monitorati da anni e sempre sotto controllo.
Non escludo che tra di essi ci sia qualche esaltato, certamente non sono immuni da provocazioni e distruzioni ma, il fatto che non abbiano preso nessuno in flagranza di reato mentre spaccava una vetrina, mi fa venire il dubbio che l’infrazione da addebitare ad essi sia come quella dell’automobilista, cercata con professionalità ed attenzione.
Anche all’automobilista più sfugge sempre qualcosa, gli manca il triangolo, le lampadine di scorta, il giubbotto catarifrangente,  una lampadina che non va. Non per niente il vigile, accorto, non ha detto all’automobilista che è passato con il rosso, infatti è passato regolarmente con il verde, ma gli ha detto adesso vediamo.
Qualcosa trova di sicuro per affibbiargli una multa, come qualcosa troveranno di sicuro le forze dell’ordine da addebitare ad anarchici, manifestanti, attivisti dei centri sociali, per appioppargli un reato e darli in pasto alla pubblica opinione.
Durante le perquisizioni si può trovare di tutto ed anche metterci di tutto, se vuoi incastrare qualcuno.
Non è una novità, è storia vecchia.
Sabato alcuni indignati hanno bloccato tre violenti con casco ed a volto coperto, consegnandoli alle forze dell’ordine, se fossi stato in loro prima li avrei privati del casco, scoperto il viso ed avrei fatto una bella foto ricordo, per essere sicuro che tra gli arrestati, dei quali i giornali  forniranno le foto fornite dalle forze dell’ordine, ci siano anche quei tre che gli indignati gli hanno consegnato a mano senza chiedere la ricevuta.
Chi vuole intendere intenda, ho visto una foto di black bloc over 40 con tanto di pancia, dei frequentatori dei centri sociali non avevano poco, o niente.
Può darsi che mi sbagli, ma spesso ci ho preso, si chiamano infiltrati.
Dalla liberazione in poi nessuna manifestazione, nessuno sciopero dei lavoratori ha mai tratto vantaggio dalle violenze dei partecipanti, ne hanno solo pagato il prezzo e le conseguenze.  



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