Saboteur - Sabotatori

Creato il 16 agosto 2011 da Robydick
1942, Alfred Hitchcock.
Finalmente esordio nel blog del grande Alfred Hitchcock, Re unanimemente riconosciuto del Thriller. Da qualche parte bisogna cominciare, allora ho scelto non un'opera minore, ma certo non delle più note.
Scritto oltre che diretto, il plot è semplice nella sostanza, con però un mistero di fondo, sulle "motivazioni", che persino al termine del film non trova una soluzione compiuta, perlomeno dal punto di vista testuale.
Barry Kane (Robert Cummings) lavora in una fabbrica che produce armamenti, aerei militari in particolare. Verrà accusato di aver procurato dolosamente un incendio, nel quale morrà un suo caro amico/collega. Subito lui sospetterà di un curioso personaggio conosciuto casualmente poco prima del fatto, in sala mensa, ma prove non ne ha e nel frattempo deve fuggire perché ricercato dalla polizia, col suo nome e foto su tutti i giornali. Dovrà indagare da solo per darsi giustizia, contro tutti. Patricia (Priscilla Lane), figlia di un cieco che Barry incontrerà casualmente in una fase di fuga e che lo difenderà, inizialmente cercherà di denunciarlo poi lo aiuterà diventando il suo solo aiuto...
A parte il consueto fascino del b/n, per me fatale, il film contiene alcune scene giustamente celebri, sia per qualità di ripresa che per contenuti, aspetto che m'ha sorpreso, molto legati all'epoca d'uscita del film tra l'altro, poco prima che gli Stati Uniti entrassero in guerra. Veramente notevole già l'incipit, con l'uso di ombre che ora noi sappiamo essere tipico, poi l'incendio. Simpatica e significativa l'entrata nel carro dei freaks di una colonna circense in spostamento, dove la bellissima Patricia comprenderà il vero valore degli esseri umani e sarà anche l'episodio che la porterà a cambiare definitivamente idea su Barry. Eccezionalmente spettacolare il finale sulla Statua della Libertà, con innumerevoli punti di ripresa, al quale ho dedicato molti frame anche col rischio di qualche spoiler che mi si perdonerà, ma era impossibile resistere.
Alla miglior regola che si rispetti, il giallo sarà dipanato solo all'ultimo. Intricato ma senza eccessi, più che altro ciò che, come detto, spiazza è l'assenza vera e reale di una giustificazione al comportamento, agli scopi della "associazione" segreta che opera per dare disturbo agli Stati Uniti e per la quale Barry si troverà coinvolto appunto nel fattaccio. O mi sono perso qualcosa, o non l'ho capito, o ancora è voluta la cosa. Si vuole mostrare che c'è un Qualcosa che opera su un altro piano, esterno a quello democraticamente eletto, senza che questa organizzazione abbia uno scopo precisamente identificabile, tranne uno che sarà ben identificato e nominato: gestire il potere.
Non un capolavoro come altri del grande regista, ma consigliatissimo.
Robydick
Curioso il risultato nel frameshow, coi bellissimi "quadri" in b/n del film e la meditativa musica di Wim Mertens, qui con "Compass Strokes.


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