Dopo aver perso una partita in modo così clamoroso, sono inevitabili le analisi dell’insuccesso. Ecco l’opinione di Sacchi.
La sconfitta della Roma non è stata una brutta figura solamente per il popolo giallorosso, ma per tutto il calcio italiano, che non ha ancora dato dei segnali convincenti nelle competizioni internazionali, né in Champions con i club, né con la Nazionale.
Arrigo Sacchi ha commentato così il 1-7 subito ieri dalla Roma all’Olimpico: le squadre italiane non sono abituate al pressing, e per questo ogni volta che si trovano di fronte a grandi club europei incontrano molte difficoltà.
Il fattore determinante, quello che ha rappresentato la vera differenza fra la formazione di Josep Guardiola e quella di Rudi Garcia, è stato quindi il pressing.
“Il confronto sul pressing, devo dire che quello della formazione di Guardiola era talmente insistente che forse non si può nemmeno chiamare così”, ha dichiarato Sacchi al termine della gara.
Il coach ha sottolineato come sia importante sia fare un buon pressing, sia essere bravi a sfuggire da quello avversario. Solo in questo modo una squadra può riuscire a fare il proprio gioco.
Sacchi non è l’unico allenatore ad evidenziare le lacune del calcio italiano, già un anno fa Fabio Capello disse che la Serie A non era allenante (riferendosi alle difficoltà della Juventus in Europa). A questo Sacchi non vuole replicare, e si limita a dire: “Diciamo che non ha torto e non ha neanche ragione…”.