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Sachsenring, Germania, va di scena lo spettacolo della Moto Gp, il quale però è purtroppo orfano di due dei maggiori protagonisti della stagione: Pedrosa e Lorenzo, entrambi afflitti da una frattura alla clavicola. In Pole position allora si piazza Marquez seguito da Bradl e Rossi, che ritrova la prima fila per la prima volta dal 2010. In partenza però sia Rossi che Bradl riescono a sopravanzare il pilota spagnolo, che si deve subito impegnare al massimo, riuscendoci benissimo; nel giro di 6 tornate supera Espargarò, Rossi e Bradl, portandosi in 1° posizione. Intanto Rossi spinge al massimo, rischiando di essere disarcionato dalla sua moto e dovendo ricominciare da capo. Ma il Dottore, probabilmente rinfrancato dalla vittoria di Assen non ha nessuno intenzione di mollare e si sbarazza velocemente di Bradl, portandosi all’inseguimento della velocissima Honda di Marquez, ma venendo a sua volta tallonato dall’altra Yamaha ufficiale in pista, quella di Crutchlow.
Passano pochi giri e Marquez riesce a mettere 2 secondi tra lui e Rossi. A metà gara la Honda sembra fare gara solitaria, lasciando i due piloti Yamaha a battersi per il secondo gradino più alto del podio. E a 15 giri dal termine il pilota inglese piazza una staccata rabbiosa che costringe Rossi ad accodarsi, mettendo nel mirino lo spagnolo a suon di giri veloci. Intanto nelle retrovie deludente gara delle due Ducati, che si trovano in 7° e 9° posizione dimostrando quanto indietro siano ancora una volta nello sviluppo della moto italiana. A 6 giri dalla conclusione Crutchlow ha solo 1,7 secondi di distacco da Marquez, mentre Valentino Rossi preferisce amministrare e si accontenta della 3° piazza. Saranno 5 giri infuocati per il pilota inglese, che vuole la vittoria, ma Marquez non ha intenzione di buttare via una simile occasione per saltare in testa al mondiale, e aumenta il ritmo fino alla bandiera a scacchi, salendo quindi sul gradino più alto del podio.
Ottima prestazione per Marquez, che non commette nessun errore e vince la quarta gara consecutiva in Germania, seguito da un ottimo Crutchlow e da un Rossi comunque in crescita. Deludente la Ducati. Appuntamento ora a Laguna Seca, sperando di vedere in pista anche gli altri protagonisti della corsa mondiale.
Articolo di Andrea Bandini