L’opera si presenta come uno schieramento militare con alla base la tomba del Duca d’Aosta, comandante della III Armata, e ai lati quella dei suoi generali.
Alle spalle si ergono 22 gradoni che contengono le salme dei caduti noti. Nell’ultimo gradone in due grandi tombe comuni ai lati della cappella votiva, riposano le salme di 60.000 Caduti Ignoti. Nella cappella e nelle due sale adiacenti sono custoditi oggetti personali dei soldati italiani e austro-ungheresi.
La memoria individuale della guerra qui diviene collettiva fino a varcare i confini nazionali senza distinzione di bandiera. Questo concetto è ribadito dalla testa in pietra del Cristo dolente, custodito nell’altare della cappella, ritrovato in una dolina del Carso. Pregevole è il rivestimento in marmo nero della Cappella, a simboleggiare una lapide tombale.
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