Quest’uomo ha raccontato d’aver lasciato l’Italia non ancora trent’enne, quando non riuscendo più a pagare il mutuo della casa si è visto sottratto questo bene dalla banca rimanendo senza tetto. A quel punto ha deciso di salire sul primo aereo per gli Stati Uniti dove ha cominciato subito a lavorare come panettiere, commesso, ed altri lavori onesti ma poco remunerativi.
Fin qui il racconto, a mio parere molto cinematografico, ma senz’altro realistico e probabilmente comune alla storia di altre migliaia d’Italiani emigrati per cercare fortuna e/o scappare dalla miseria, ma il nostro “amico” prosegue il racconto…
Racconta di aver avuto un incontro, dopo poco tempo che si trovava negli Usa, con un uomo che ha definito “un benefattore”, e che dopo averlo conosciuto a fondo ha deciso di regalargli un ristorante, cosa che già in sé appare poco credibile, ma anche ciò non è bastato a giustificare la sua enorme fortuna attuale…
Qualche tempo dopo aver cominciato a lavorare in questo ristorante, questo signore un giorno si è recato a pregare il Papa, Giovanni Paolo II, e rientrato al ristorante, si è accorto che aveva ricevuto un dono.
Nelle sue mani ha sentito d’aver ricevuto “un potere” quello di saper fare la pizza, cosa che prima non sapeva assolutamente fare, e da lì a breve, lavorando duro (dice lui) è diventato un piazzaiolo imbattibile.
Da quel momento il suo ristorante è stato quasi preso d’assalto dai clienti, e da qualche anno a questa parte è sempre pieno. Sarebbe questa la fonte della sua attuale fortuna economica.
Per far capire meglio l’entità di quello che vi sto raccontando, aggiungo che l’intervista nella quale questo signore ha raccontato la sua storia, gli è stata fatta durante la festa di compleanno della sua primogenita, la quale in un contesto Hollywoodiano compiva 16 anni. Tra torte a tre piani, regali rigorosamente marchiati Tiffany (nel tipico sacchettino verdino..) ed il regalino del papà parcheggiato all’ingresso di questo mega complesso nel quale si celebrava il compleanno.
Il regalino di papà era nientemeno che una fiammante auto sportiva Lamborghini, del valore di svariate centinaia di migliaia di dollari!
Sono rimasto attonito da un racconto del genere, spiazzato rispetto alla totale mancanza di senso della realtà ed alla ostentazione di un tale sfarzo…
Non entrando nel merito di come quest’uomo sia riuscito ad accumulare una tale fortuna, a mio avviso poco credibile che il ristorante gli sia stato regalato, poco credibile anche il fatto che facendo il pizzaiolo (per 4 o 5 anni..) si possa accumulare una tale fortuna, tanto grande da poter regalare ad una ragazzina 16enne una fuoriserie del genere - cosa che presuppone che altri centinaia di migliaia di dollari il soggetto e la sua famiglia li abbiano spesi per la casa e per altri beni meno voluttuari di un’auto sportiva - rimango spiazzato dalla totale mancanza di valori, dall’interesse ai soli elementi di apparenza ed a manifestarli con tale ostentazione.
Cosa regaleranno alla loro figlia per il prossimo compleanno o per quello dopo?
Inoltre, la cosa che ancora di più mi lascia stupito è l’aver voluto accomunare l’enorme fortuna terrena, puramente economica, ad un aspetto religioso-mistico avendo affermato che tutto ciò era riconducibile ad una specie di dono soprannaturale ricevuto a seguito delle sue preghiere a Papa Wojtyla.
Da una parte sembra la sceneggiatura di un film, ma più concretamente a me appare una forzatura, mischiare sacro e profano senza rispetto per il credo religioso, e per l’istituzione religiosa in generale.…
nanni