Un modo accattivante ed originale, per adulti, ragazzi e bambini, di esplorare la città e conoscerne la storia, i protagonisti e le opere d’arte. Luoghi visivamente noti verranno apprezzati e riscoperti in modo totalmente nuovo, attraverso l’attenta e curiosa osservazione che il gioco richiede.
Avrai così l’opportunità di conoscere quei dettagli che una guida tradizionale non segnala, potrai scoprire la storia e le leggende di alcuni monumenti. i safari d’arte sono dei libri-gioco, ma anche delle visite guidate organizzate da Ara Macao Onlus.
Domenica 14 ottobre, alle ore 10.00, safari d’arte guidato al Colosseo e Celio. Dall’arena al Chiostro, scopriremo insieme maestose Chiese che nascondono tesori di ogni epoca.
Dall’arena al chiostro. L’adrenalina di uno stadio e la pace di un monastero dove si medita la parola di Dio: difficile pensare a cose più diverse tra loro. Eppure sono raccolti insieme, sul Celio e alle sue pendici, il luogo dei più grandi spettacoli che l’umanità abbia conosciuto e le antiche chiese, che raccontano di una fede profonda, intessuta di arte e di storia.
Il percorsoUn grande popolo vuole divertimento. E se governi la città più grande del mondo antico hai bisogno di edifici maestosi: il Circo Massimo da 200.000 posti per le corse delle bighe e l’Anfiteatro da 80.000 per il wrestling dell’epoca (ma era tutto vero!) e le cacce alle belve feroci. Dopo esserci immersi nel “cuore” di Roma antica, salendo su uno dei sette colli, il Celio, ci troveremo in un altro mondo: orti profumati e chiese storiche, arricchite da colonne, ricavate da templi antichi, e pavimenti cosmateschi, creati dalla celebre famiglia dei Cosmati che nel Duecento abbellirono le chiese di Roma e del Lazio con coloratissimi “tappeti”, realizzati con tessere dei marmi più vari. Visiteremo conventi appartati e ricchi di opere d’arte, insieme ad alcuni degli edifici medievali meglio conservati della città. E poi come non prendersi una bella pausa nel piccolo gioiello verde di Villa Celimontana?
Qualcuno ha scritto
“Pane e spettacoli!”
(Decimo Giuno Giovenale, 50 - 130 d.C.)