Safebook: educazione e prevenzione

Da Roberto Romano

Lo scorso 10 aprile è stato presentato a Milano, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, il progetto SafeBook, quest’anno alla sua seconda edizione. Promosso da Durex e patrocinato dal Comune di Milano, SafeBook è divenuto un appuntamento importante di educazione e prevenzione sessuale e dai rischi del Web. Quest'anno ha coinvolto oltre cento scuole medie e superiori della città di Milano ed hanno partecipato circa 300 studenti.
Si sono confrontati con i ragazzi presenti in sala e con quelli collegati via chat Giovanni Ziccardi, esperto di Informatica Giuridica dell'Università degli Studi di Milano, Maurizio Bini, responsabile della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia presso l'Ospedale Niguarda di Milano e specialista sulla prevenzione sessuale, Massimo Galli, direttore dell'Istituto di Malattie Infettive dell'Ospedale Sacco, Giovanni Del Bene, coordinatore del Progetto Scuola Anlaids e il giocatore dell'Inter, Jonathan Cæcero Moreira.
Un focus particolare è stato dedicato al sexting, ovvero la pratica dell' inviare frasi e foto sessualmente esplicite (la parola deriva dall'unione dei termini inglesi "sex" e "texting") attraverso SMS/MMS, eMail e Social Network. Un fenomeno in crescita anche tra gli adolescenti italiani ("Occhio al Web!" ne ha già parlato QUI).
Secondo la Durex Global Sexual Wellbeing Global Survey, una ricerca internazionale condotta su 29.000 persone maggiorenni in 36 Paesi, sarebbero oltre 4 italiani su 5 ad apprezzare iniziative simili di educazione e informazione sessuale rivolte ai giovani. anche per questo, alcune delle autorità presenti all’evento hanno espresso il loro impegno a supporto dell'iniziativa: "Affettività e crescita sono temi complessi e serve una vera conoscenza per essere protagonisti della propria crescita. La scuola può essere di aiuto, agevolando momenti di partecipazione che aiutino i bambini e i ragazzi a essere autonomi e consapevoli nelle decisioni e nelle relazioni, offrendo anche gli strumenti per difendersi dai rischi della rete" ha detto Francesco Cappelli, assessore all'Educazione e Istruzione del Comune di Milano. 
SafeBook utilizza il linguaggio del Web 2.0 e strumenti multimediali apprezzati dai giovani, come le videolezioni dei relatori trasmesse in classe e l'uso di lavagne multimediali (LIM).
(Fonti: Affaritaliani, Liberoinformato)

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