Il tizio in questione si chiama Kenneth ma Jeff ( in realtà venuto perchè alla ricerca di qualcosa d'altro non legato al lavoro ) non ha un buon approccio con lui e quindi si decide a lasciare tutto nelle mani di Darius che guadagna la fiducia di questo tizio veramente strambo.
Ci sarà questo viaggio nel tempo oppure Kenneth è un pazzo furioso a cui far indossare una bella camicia di forza ?
Ecco, quando nelle sinossi dei vari film sento parlare di viaggi nel tempo mi fiondo subito per vedere e toccare tutto con mano, ovvero con occhio.
E qui sono rimasto sorpreso perchè pur se si parte da uno spunto sci fi ( più enunciato che mostrato, un po' come succedeva nel geniale A man from the Earth ) ci si trova di fronte a una sorta di commedia esistenziale di aspetto molto indie, stile Sundance per intenderci, in cui il viaggio del tempo è solo uno sfondo su cui adagiare l'inadeguatezza cronica di tutti i personaggi che sono in scena.
Tutti alle prese con una vita che non li soddisfa : Kenneth vuol ritornare indietro nel tempo per recuperare l'amore della sua vita deceduto in circostanze tragiche, Darius dopo un primo momento in cui pensa solo al lavoro è affascinata da lui e trova una sponda per scannerizzare tutta l'infelicità che ne ha segnato la giovane esistenza ( convincendosi veramente a tornare indietro nel tempo ), Jeff , uomo meno che mediocre, maschilista e superficiale , è tornato per una sua vecchia fiamma del liceo non tanto per onorare i tempi andati ma solo per incidere una tacca in più sul suo fucilone, Arnau, timido patologico è ancora alla ricerca della sua prima esperienza sessuale.
Tra dialoghi mai banali, la presenza inquietante di agenti in borghese che seguono veramente Kenneth, la nuova consapevolezza di Jeff che trova forse quello che ha sempre cercato e la ricerca spasmodica della perdita della verginità da parte di Arnau, Darius si sente sempre di più sulla lunghezza d'onda di Kenneth , uomo ricco di fobie ( vere o presunte ) e di risorse.
Esilarante l'addestramento psicofisico a cui lui la sottopone e assolutamente inaspettato il finale che , forse, è quello migliore che potessimo immaginare.
Per noi che vediamo e per i personaggi in scena.
Ottimi e molto ben assortiti i due protagonisti: Mark Duplass ( che nel suo curriculum anche diverse regie e sceneggiature a quattro mani col fratello Jay, tipo Cyrus e A casa con Jeff ), nella parte di Kenneth, disegna un personaggio memorabile, una specie di Dr Who ancora più sbalestrato mentre Aubrey Plaza , bellezza assolutamente non convenzionale è una delle next big things in rampa di lancio per il successo.
Safety not guaranteed più che uno sci fi senza supereroi o effetti speciali strabilianti è una rom com ( etichetta assolutamente riduttiva, il film è molto di più) senza troppe smancerie, la classica storia d'amore con i crampi che come corollario tutti i balbettamenti di chi si sente inadeguato al mondo che lo circonda.
E questo film è letteralmente stracolmo di personaggi che soffrono di questa sindrome.
( VOTO : 7,5 / 10 )