Saga “Fallen” di Kate Lauren [Torment]

Creato il 13 febbraio 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Lauren Kate (Dallas, 21 marzo 1981) è una scrittrice statunitense, autrice di libri di successo per giovani adulti.

Dopo essere nata e cresciuta a Dallas ha frequentato l’università di Atlanta, in Georgia, nella quale si è laureata in scrittura creativa, per poi trasferirsi a Los Angeles con il marito.

Tra i suoi libri più noti c’è Fallen, omonimo della saga di Fallen, cui segue il secondo libro, pubblicato nell’autunno 2010, Torment. Fallen è stato un successo internazionale: pubblicato in America nel dicembre 2009 e in Italia dalla Rizzoli nel maggio 2010, per poi essere pubblicato in altri 33 Paesi. Un altro libro pubblicato dalla scrittrice è Il Tradimento di Natalie Hargrove (The Betrayal of Natalie Hargrove), che ha raggiunto il terzo posto nella classifica Best Seller del New York Times, l’8 gennaio 2010. Appena pubblicato, Fallen, è stato per sei mesi e due settimane al terzo posto nella classifica. Torment, il secondo romanzo della saga, è stato pubblicato il 28 settembre 2010 ed ha debuttato al primo posto nella classifica del New York Times Bestseller, rimanendo in quella posizione per tutta la settimana del 17 ottobre. L’edizione paperback di Fallen invece ha debuttato al primo posto nella classifica.

Il terzo libro della saga, Passion, è stato pubblicato negli Stati Uniti il 14 giugno 2011 ma sfortunatamente con scarsissimo riscontro da parte dei lettori, si stima un calo netto di copie vendute, l’80 % in meno rispetto a Torment e il 91 % rispetto al primo libro.

Sito ufficiale: http://laurenkatebooks.net/

La serie di Fallen :

1. Fallen, 2010
2. Torment, 2010
3. Passion, 2011
3.5 Fallen in love, 2012 (serie di racconti)
4. Rapture, in uscita nel 2012

Titolo: Fallen
Autore: Kate Lauren
Serie: Saga Fallen, 1
Edito da: Rizzoli
Prezzo: 17,00€
Genere: Young Fantasy, Romance, Angeli
Pagine: 500 p.
Voto: 

Trama: In seguito a un tragico e misterioso incidente, Lucinda è stata rinchiusa a SwordEtCross, un istituto a metà fra il collegio e il riformatorio. Nell’incidente un suo amico è morto. Lei non ricorda molto di quella terribile notte, ma la sua ricostruzione dei fatti non convince la polizia. La vita nella nuova scuola è difficile: il senso di colpa non le lascia respiro, proprio come le telecamere che registrano ogni singolo istante della sua giornata. E tutti gli altri ragazzi, con cui è più facile litigare che fare amicizia, sembrano avere alle spalle un passato spiacevole, se non spaventoso. Tutto cambia quando Luce incontra Daniel. Misterioso e altero, prima sembra far di tutto per tenerla a distanza, ma poi è lui a correre in suo aiuto, e a salvarle la vita, quando le ombre scure che Luce vede in seguito all’incidente le si stringono intorno. Luce, attratta da Daniel come una falena dalla fiamma di una candela, scava nel suo passato e scopre che standogli vicino, proprio come una falena, rischia di rimanere uccisa: perché Daniel è un angelo caduto, condannato a innamorarsi di lei ogni diciassette anni, solo per vederla morire ogni volta… Insieme, i due ragazzi sfideranno i demoni che tormentano Luce, e cercheranno la redenzione.

Recensione
di Nasreen

Partiamo con il dire che la Rizzoli questa volta ha toppato. Ha, sì, scelto una bella copertina, per carità, ma tutto il resto dovremmo davvero appenderli per gli alluci al soffitto. Mi spiego meglio.

Abbiamo un testo di 500 pagine, circa, con una formattazione di almeno 14 se non 16 pixel (che tradotto per i non-nerd significa “TROPPO GRANDE”), un’interlinea impressionante e dei margini biblici. Come si tramuta tutto questo? Spreco. Spreco di soldi, spazio e alberi. Vergogna!

Non è detto che un libro “per essere figo” debba essere alto la metà dell’Antico Testamento e debba avere un formato per ciechi! Tutto questo per la modica cifra di 17,00€? Ma chi diavolo vi insegna marketing, all’università, una Barbie Stupida?

Formato normale, margini a 2,50cm, carta normale (avete per caso notato quanto diavolo è spesso UN singolo foglio di carta di questo benedettissimo libro?) più la copertina figa (che poi hanno messo) avrebbe venduto il 30% in più. I costi di produzione sarebbe stati ridotti (parliamo non più di 500 pagine ma, magari di 350 pagine) e, con una riduzione simbolica del prezzo a 14/15€, avrebbero incrementato i guadagni senza il MINIMO dubbio.

Sembra un paradosso ma, un lettore, se deve sborsare 14 o 17 euro gli cambia e non diteci che non è vero visto che per fare i furbetti spesso vendete libri a 13,99€. Lo sappiamo benissimo che è per non scrivere 14,00€!!! Il tutto è incrementato quando ci viene venduto un bene scadente e questo, almeno all’apparenza non è che sia il massimo che, una casa editrice del calibro della Rizzoli, potrebbe fornire. Sembra, piuttosto, il caro e vecchio trucco dello specchietto per le allodole: vendo un prodotto figo perché il contenuto è scadente.

Sinceramente alla fine della lettura la mia mente ha urlato: che orrore!

Mi sono presa due giorni di riflessione per cercare di dividere le mie sensazioni. La delusione che provavo verso la Rizzoli non avrebbe dovuto influire sul giudizio del libro.

Bene! Eccomi qua con la mente sezionata in scomparti e pronta a non lasciarsi influenzare mentre recensisce questo libro evitando VOLUTAMENTE qualsiasi paragone con la Meyer ed il benedetto Twilight.

Fallen è un libro per ragazzi che segue la nuova moda del momento: gli angeli. Ringrazio il Dio santissimo e misericordioso per aver fatto cessare la VampMania, non la sopportavo più.

Ora iniziano gli angeli ed io li reggo ancor meno, anche perché fino ad ora non ho trovato nemmeno un singolo libro sull’argomento all’altezza delle mie aspettative o che mi abbia lasciato qualcosa.

Fallen non fa eccezione, purtroppo. L’idea è buona tutto sommato, peccato che sia rovinata dall’impostazione stessa del romanzo. L’autrice sa scrivere, precisiamolo, ha talento e la giusta dose di disillusa ironia che stimola la nostra psiche in ogni momento, ergo non ci annoiamo mai.

Il problema principale è che tutto il romanzo (che è il primo di una nuova saga, olè!) non è altro che una mega introduzione, priva di effettivi colpi di scena e di sviluppo.

Primo. Già alla fine del prologo un lettore con un po’ di spirito capisce quale sarà il problema su cui verterà tutto il romanzo. Daniel è un essere immortale (leggendo la quarta copertina si intuisce subito che è un angelo) e c’è una LEI che, non appena si avvicina a lui (più avanti capiremo meglio le tematiche) cessa di esistere. Che muoia, si polverizzi, rinasca, perda la memoria o altro non è importante: abbiamo capito che la protagonista del libro, Luce, passerà TUTTO il libro nel tentativo di capire come mai, Daniel, le è familiare.

Svelarmi l’inizio del libro alla fine del prologo, o quanto meno dopo un paio di capitoli, è stupido. Il lettore sa cosa aspettarsi e si perde di incisività e di suspense.

Secondo punto. Una volta intuito lo schema principale del libro è altrettanto intuibile chi sarà il marcantonio della situazione che farà da terzo incomodo (Oh Meyer mia… torna a casa tuaaaaa! Ti aspetterò dovessi odiare queste muraaaaa…).

Dopo 5 capitoli ci chiediamo quale sia il segreto del caro e vecchio Cam. Di certo buono non è, qualcosa nel nostro intimo ce lo urla a gran voce. Il mio, di intimo, urlava “Viscido!!!” ma non stiamo a sottilizzare.

La figura di Arriane appare subito interessante, a differenza di Luce che non spicca particolarmente in nessun modo. È intrigante ed affascina anche se direi che è completamente fuori di testa. Ma alcune battute con Cam ci fanno intuire che è meno scema di quanto voglia apparire. In questo caso non capiamo davvero se sia una “buona” o una “cattiva”. Peccato che dopo una cinquantina di pagine l’autrice l’abbia lasciata un po’ a sé stessa fino a farla scomparire.

Penn era un altro personaggio abbastanza brillante, se non altro aveva “carattere” ed una vita propria. Non intendo che andasse in giro a spadroneggiare, non quel tipo di carattere. Intendo dire che aveva una personalità propria ed in grado di farsi ricordare, amare o odiare o che comunque suscitava qualcosa nel lettore. Questa volta l’autrice l’ha portata fino in fondo, come personaggio… Nel vero senso della parola.

Daniel e Cam sono carini ma sono stereotipati da impazzire. Daniel con il suo carattere ballerino e torbido che nasconde una gran cuore e Cam con il suo carattere rassicurante e solare… che nasconde una fregatura. Tutto già letto e già visto.

Terzo punto negativo. Zero trama. La vita all’interno della scuola correttiva è interessante… Per le prime 200 pagine, poi viene sulle scatole. Non succede nulla di rilevante ai fini della trama ma, evviva, ci sorbiamo le turbe mentali di Luce e di Daniel che non riesce a far altro che starle intorno per poi respingerla. Uffa! Cambiamo un po’ modus operandi! Magari prima le è amico ed alla fine la tradisce per spingerla ad odiarlo così sarà al sicuro, lontana da lui. Wow, ho scritto un libro!

L’idea di dare un tocco originale ad una trama di per sé ormai troppo “battuta” c’è stato e di questo devo darne atto all’autrice. Peccato che la stessa Luce sembra l’incarnato della perfetta “protagonista di young fantasy”. Incompresa, abbandonata da tutto e tutti, dura contro se stessa e, ovviamente, attira ragazzi come il miele le api (i più fighi del luogo, ovviamente). Non spicca. Non la si ama, non la si odia… né si prova pietà per il suo stato di ignoranza che la porta a commettere un sacco di casini o di azioni imbarazzanti.

Come dicevo inizia benino ma poi si trascina a fatica in un lento e inesorabile valzer con se stesso fino a spingere il lettore a chiedersi: “E ora? Dove andrà a parare?”.

E come sembrano esserci pronte per noi delle risposte… Puff! Libro finito, e arrivederci alla prossima puntata! Non l’ho scagliato dal quarto piano perché mi piace la copertina e perché se avessi accoppato il vicino mi avrebbero chiesto i danni. Che non avrebbe certo pagato la Rizzoli.

Un grandissimo prologo che lascia insoddisfatti in modo incredibile. Ci viene spiegato poco (o almeno ci viene confermato tutto quello che avevamo capito da soli ma, delle domande vere e proprie, nisba) e ci lasciano a chiederci: ma i genitori di questa Luce sono idioti? Ora che è sparita come la prenderanno?

Concludendo devo ammettere che mi aspettavo di meglio, molto di meglio ed è un peccato perché, come ho già detto, Kate Lauren ha stile, sa scrivere e sa prendere il lettore con le sue descrizioni gotiche decisamente affascinanti. Speriamo che vada in meglio…

Titolo: Torment
Autore: Lauren Kate
Serie: Fallen Series 2
Edito da: Rizzoli
Prezzo: 17,00 €
Genere: Fantasy, Young Adult, Angeli caduti
Pagine: 459 p.
Voto:

Trama: Quante vite bisogna vivere prima di incontrare qualcuno per cui valga la pena morire? Dopo la terribile battaglia tra le forze angeliche di cui la scuola Sword & Cross è stata teatro, Daniel ha nascosto Luce in un luogo sicuro, una scuola piena di Nephilim, la progenie nata dagli incroci tra angeli caduti ed esseri umani. Qui la ragazza scopre che cosa sono davvero le Ombre, che la perseguitano da sempre, ma anche come sfruttarle per spiare nelle sue passate incarnazioni. E, studiando le infinite versioni di se stessa, Luce capisce che è proprio nel passato che si nasconde la chiave per decifrare il suo futuro… ma anche che Daniel nasconde dei segreti. E se le avesse mentito? Se il destino di Luce fosse non amare lui ma qualcun altro?

Recensione
di Reading mind

C’eravamo lasciati con l’amore eterno, che sconfigge il tempo, di Daniel e Luce. Ci siamo lasciati alle spalle la alquanto lugubre Sword & Cross e ci troviamo catapultati in una scuola sull’Oceano, la Shoreline, bella e piena di Nephilim, con tanto di lezioni a tema su argomenti che Luce farebbe bene ad approfondire.

Nonostante Fallen non mi avesse appassionato particolarmente, ho deciso di dare un’altra occasione a questa storia, perché…beh, perché la copertina mi piaceva davvero. Si può dire tutto tranne che la copertina sia brutta. E poi il libro è breve, nonostante lo spaccino per lungo, con interlinee così ampie che ci scriviamo in mezzo un altro libro. Mi sono detta: “Ehi, è la volta buona che questa saga acquista un significato e assume un senso!” subito seguito dal pensiero “Magari Luce si dà anche una svegliata!”, perché, diciamocelo, non è che sia la protagonista più sveglia di tutti i tempi. Forse innamorarsi di un angelo e continuare a morire nei secoli porta a una diminuzione drastica dei neuroni, non lo so. Fatto sta che mi sbagliavo su entrambi i punti.

Cominciamo dal dire che questa storia è lenta. Semplicemente lenta. Non va avanti, non succede nulla di memorabile né tantomeno utile allo svolgimento della narrazione. Una cosa è chiara fin da subito (a tutti, tranne che a Luce, ovviamente): Luce deve rimanere nei confini scolastici e non farsi notare troppo, deve mantenere un profilo basso. Glielo dice Daniel, glielo dice Cam, glielo dicono TUTTI. Non sia mai che Luce dia retta a saggi consigli, anzi, ne approfitta per fare qualche ricerca e mettersi nei guai, specialità che le riesce proprio bene. Vogliamo parlare poi del suo comportamento? Fortuna che Daniel la ama, per non si sa bene quale oscura e masochistica ragione, perché Luce in questo libro è irritante, lunatica, nervosa, ha una sbandata per un suo compagno di corso (dobbiamo capirla, su, per qualche giorno non vede il suo Daniel! Siate comprensivi), è pronta a prendersela un po’ con tutto e con tutti e tratta il presunto amore della sua vita (pardon, delle sue vite) più o meno come si tratterebbe uno straccio usato e rovinato.

Che è più o meno la descrizione perfetta di Daniel, un personaggio piatto, che appare poco e che manca di consistenza: a parte sapere che è bellissimo, che le sue ali sono meravigliose, che deve misteriosamente sparire per periodi di tempo, il suo contributo a questo capitolo della storia è praticamente nullo. Lo stesso vale per Cam, che mi faceva ben sperare nel primo libro, ma che non viene valorizzato abbastanza in questo. Discorso analogo si potrebbe fare per più o meno tutti i personaggi secondari della storia, abbozzati, delineati, a volte stereotipati, ma che non prendono mai davvero il via.

Ora, io capisco che queste serie vendano e più libri significano più soldi, ma non è che si può scrivere aria fritta. Serve una struttura narrativa, serve uno svolgimento e soprattutto servono delle risposte ai mille quesiti che il povero lettore si pone. Cosa sta succedendo? Perché Luce è così importante? Vogliamo parlare un pochino più di queste Ombre? Qualche informazione in più non guasterebbe, perché Torment è davvero un tormento, dal punto di vista degli eventi. Okay, c’è una lotta contro gli Esclusi. Vogliamo elaborare il concetto?

No, non vogliamo, perché altrimenti chi ce lo fa fare di leggere Passion?


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