Saguaro continua con la sua struttura portante procedurale, modernizzata da una trama orizzontale che snocciola piccoli aggiornamenti anche in questo numero, in cui aggiungiamo un tassello al passato del protagonista e si cementa la liaison con la partner Kai. Sono elementi ai margini, che irrobustiscono una storia semplice, ma ben realizzata: un poliziesco lineare, senza fronzoli, popolato da personaggi che forse difettano in originalità, ma compensano con una buona caratterizzazione. Convince, in particolare, la resa della relazione tra Thorn e Kai e la dinamica dei conflitti fra Thorn e Cohen e fra Hass e la nipote: Bruno Enna dribbla rischi di retorica o ridondanza, alti, visti gli argomenti trattati.
Fabio Valdambrini, alle chine, è autore di una buona prova, con una gestione coerente di ombre e anatomie, scene d’azione solide e una regia tradizionale, ma convincente, che alterna campi lunghi, primi piani e carrellate intorno ai personaggi durante i dialoghi.
L’Uomo di sabbia è una dimostrazione di salute per Saguaro che, in un genere sovraffollato come il crime, sa percorrere la sua strada, offrendo una lettura piacevole.
Abbiamo parlato di:
Saguaro #20 – L’uomo di sabbia
Bruno Enna, Fabio Valdambrini
Sergio Bonelli Editore, gennaio 2014
98 pagine, brossurato, bianco e nero – 2,90 €
ISBN: 977228015100030020
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