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Arriviamo ad Ho Chi Minh City (o Saigon, come molti dei locali amano ancora chiamarla) in autobus con la compagnia Nam Phuong (www.namphuongtour.com), partenze ogni 30 minuti da Can Tho, costo del biglietto 130000VND, 4 ore di viaggio.
Dalla stazione dei bus di Saigon fino a Bui Vien Street e dintorni (dove al 90% alloggerete) ci sono diversi km da percorrere, per un taxi a tassametro dovreste spendere circa 150000VND, noi abbiamo contrattato per 2 motorini a 100000VND (il prezzo iniziale del taxi era 200000VND e 180000VND quello dei motorini).
L’albergo scelto è il Luan Vu (www.luanvuhotel.com), appunto in Bui Vien Street, o meglio in una piccola traversa leggermente più tranquilla. Albergo anche qua ben sopra le aspettative, ottimo in tutto esclusi i 5 piani senza ascensore che a fine giornata rischiano seriamente di farti passare la notte sul pianerottolo al secondo piano :) .
Prima meta e, per gusto nostro, anche unica a meritare veramente, il museo dei residuati bellici: 3 piani di documentazione e soprattutto fotografie di ottima qualità sul conflitto contro gli Stati Uniti e sugli effetti dell’agente Orange. Robert Capa, Dana Stone, Larry Burrows, Taizo Ichinose e chi più ne ha più ne metta, entrata 15000VND, spendete del tempo qua e tralasciate pure gli altri musei cittadini; molto simili ad un grande mercatino delle pulci, senza filo logico e alcuni anche senza didascalie in inglese.
Tra le altre visite più o meno consigliate ci sono quelle ai numerosi mercati della città, uno di quelli che abbiamo visitato è stato il mercato delle eccedenze di guerra: assolutamente pessimo. Ci saranno al massimo 5 banchi che vendono abbigliamento militare ma, cosa ben peggiore, si tratta di capi nuovissimi, di originale credo di aver visto soltanto una borraccia e una stagna da jeep per la benzina. In tutti gli altri banchi si vendono articoli di ferramenta.
L’altro mercato è il centralissimo e super-affollato Ben Thanh. Saremo di gusti difficili noi ma, nonostante l’entusiasmo della Lonely Planet, non abbiamo amato neanche questo: venditori invadenti ed insistenti al limite del sopportabile, merci che puoi trovare ovunque in giro per la città e prezzi certamente non di occasione.
Se HCMC sembra non offrire moltissime attrazioni da visitare, offre, a differenza di molte altre città, la bellissima occasione di conoscere ragazzi locali: sedetevi nel parco davanti al mercato centrale e semplicemente aspettate 10 minuti: ragazzi da 16 ai 25 anni inizieranno ad avvicinarvi chiedendovi di conversare per migliorare il loro inglese, non siate diffidenti, non si tratta del solito trucco per spillarvi soldi! Ho passato con loro (erano una dozzina) un paio d’ore e sono servite a conoscere la città ed il Paese molto più di quanto non avrei fatto visitando un qualsiasi museo.
Quando cala la sera, HCMC da’ senza dubbio il meglio di se: ristoranti, pub, locali aperti fino a tarda notte, belle ragazze e fiumi di alcool. Se da una prima descrizione sommaria potrebbe somigliare alla Siem Reap che tanto ho criticato, la differenza è sostanziale: il divertimento e l’alcool non è a uso e consumo del turista ma nei locali almeno la metà dei presenti sono vietnamiti. Per quanto rigurda il cibo non avrete quindi problemi a scegliere uno delle decine di ristoranti; noi (me ne scuso) abbiamo scelto la pizzeria “da Vittorio” in Bui Vien St., i nostri intestini dopo i piatti lavati nel Mekong avevano bisogno di una giornata di pausa! (comunque pizza ottima, meglio di molte mangiate in Italia).
Ripartiamo da Saigon in direzione Hoi An con il treno notturno SE2, in partenza alle 19 e arrivo alle 12 del giorno seguente. Il biglietto lo avevamo prenotato dall’Italia (33$ cuccetta da 4 con a/c) tramite la società Blue Dragon (www.vietnamtrain.com – sales@vietnamtrain.com) che puntualissima lo ha recapitato al nostro albergo, unico difetto: il treno era uno schifo! I materassi sembravano ripescati dai cassonetti della spazzatura tanto erano sporchi ed usurati, tutti i vagoni piuttosto messi male e, per finire in bellezza, un bel topo a farci compagnia per la notte!
Parlando con altri viaggiatori abbiamo poi scoperto che l’ SE2 è abbastanza rinomato per essere messo male ma, non volendo rischiare una nuova nottata del genere, abbiamo prenotato un volo da Da Nang a Hanoi invece che usare il treno come da nostro programma. Il treno lo useremo di nuovo per raggiungere Sapa ma questa volta nessuna brutta sorpresa!