Saint-Etienne e Rennes: vincere senza Platini, perdere con Antonetti

Creato il 24 aprile 2013 da Marco Santi Trombetta @MarcoSantiii

Per entrambe sarebbe stata la prima Coppa di Lega. Il primo trionfo dopo un’attesa lunga e quasi frustrante. Alla fine ha avuto la meglio il Saint-Etienne: un goal di Brandao per cancellare 32 anni di vacche magre e prolungare di un altro anno (sarà il 43°)  l’astinenza da trofei di un Rennes, a cui l’etichetta di eterno secondo comincia a calzare a pennello.

“Siamo i più forti!”: l”onda verde’ celebra l’ASSE

VINCENTI SENZA LE ROI – 10 campionati francesi, 6 coppe di Francia, 5 supercoppe ed ora, finalmente, la prima Coppa di Lega. Arrivata quasi come una liberazione per il Saint-Etienne, che a cavallo tra gli anni ’60 e 70′ è diventata la squadra più vincente di Francia, sfiorando anche la vittoria della Champions League, persa in finale contro il Bayern Monaco. L’ultimo trionfo, però, era datato 2 giugno 1981, quando i Verdi vinsero il decimo Hexagoal trascinati dai 20 goal di Michel Platini.

Dopo ‘Le Roi’, il nulla. I problemi societari, il declino, la retrocessione, la lenta risalita e le prese in giro dei cugini del Lione, che nel frattempo facevano incetta di titoli. Resistere non è stato semplice, ma l’ASSE ha pazientato e dopo 32 lunghi anni ha rispolverato la bacheca per far spazio ad un nuovo trofeo, per aprire magari un nuovo ciclo. La società è solida, il tecnico, Galtier, preparato ed il gruppo, un ottimo mix tra giovani e vecchietti, è ben rodato e competitivo.

Ovviamente la stella è Aubameyang, che sarà difficile (se non impossibile) trattenere. Ma a questo ci si penserà tra qualche mese. Adesso ‘Aubame’ c’è e dopo la conquista della Coppa di Lega può ancora aiutare l’ASSE a scrivere un’altra pagina di storia, centrando la qualificazione in Champions. Al termine della stagione mancano sei giornate ed i Verdi sono in piena corsa. Il tempo dell’attesa è finito.

Costil sconsolato, ancora una delusione per il Rennes

PERDENTI CON ANTONETTI - Quando prese in carica il Rennes, nel luglio del 2009, Frederic Antonetti non trovò di certo un’atmosfera gioviale. I bretoni erano infatti reduci dalla clamorosa sconfitta in finale di Coppa di Francia contro il Guingamp, nettamente sfavorito ma capace di rimontare in 10 minuti il vantaggio rossonero firmato Bocanegra al 69′ con una doppietta di Eduardo.  Fu una brutta botta per il Rennes, che pregustava già di bissare i successi delle edizioni ’65 e 71′.

Toccava ad Antonetti dare una scossa all’ambiente, ma a parte una qualificazione all’Europa League di due stagioni fa, il tecnico originario di Venzolasca è riuscito soltanto in questi anni a rafforzare l’etichetta di eterno secondo. La scorsa stagione aveva la qualificazione in Europa praticamente in tasca, ma si fece fregare il quinto posto dal Bordeaux al fotofinish e come se non bastasse finì fuori dalla Coppa di Francia in semifinale ad opera del Quevilly (squadra dilettantistica), che lo aveva già sconfitto agli ottavi di finale due anni prima.

La finale di Coppa di Lega contro il Saint-Etienne si è presentata come l’occasione per il riscatto. Ma Antonetti l’ha sprecata, ancora una volta. “Siamo perdenti in finale, siamo sfavoriti, outsider”, disse nell’immediata vigilia. Scaramanzia? Provocazione? Nulla di tutto ciò. Il risultato è stato un Rennes svuotato, mai grintoso e giustamente sconfitto. Sconfitto come Antonetti, per la terza volta di fila  in una finale dopo le delusioni col Bastia nel 96′ e col Nizza nel 2005. Qualcosa evidentemente non va. L’impressione è che per il Rennes, con Antonetti in pachina, il tempo dell’attesa è ancora lungo.

Marco Trombetta



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