Luglio, inizia la stagione dei saldi! Yeahhhhhhhhhh nonostante il mio animo maschiaccio adoro i saldi come qualsiasi altra donna e allora eccomi lì, pronta per la ressa. Scarpe comode, carta di credito nella fondina e parte il giro.
Arghhhhhhhhhhhh entrare nei negozi mi sembra un incubo….io capisco la crisi, capisco che avrete dell roba che non vendete da 30 anni, ma davvero pensate che basti scrivere “saldi” per farci vestire come Martin McFly? Adesso…io non so se siete davvero entrati nei negozi per fare l’acquisto del secolo a prezzi stracciati ma se entrate i vestiti vi sembreranno le rimanenze di un videoclip di Madonna o giù di lì!
Allora, prima che voi compriate della roba oscena solo perchè costa meno di 10 euro vorrei usare un po’ di toni dittatoriali per farvi evitare commentini per strada sul vostro abbigliamento ( a meno che non vogliate uscire con cartellino del prezzo per giustificare il folle acquisto!)
Vestiti di pailletes. Potete indossarli solo se A) lavorate in un gruppo folk popolare, B) siete una delle Spice girls. Le pailletes non si portano mai di giorno in quanto fungono da pannelli solari facendo una lampada gratuita ai vostri interlocutori e se vi dovesse sembrare che quel ragazzo così carino che avete conosciuto vi stia facendo l’occhiolino, credetemi, sta solo cercando di non restare accecato!
I leggings non sono pantaloni. Fatevene una ragione. Sono perfetti sotto magliette lunghe che coprono le vostre grazie di poco ma come pantaloni fanno veramente Old Wild West. I leggins non mentono mai quindi, a meno che non siate perfette fisicamente, non potete pensare di rischiare di far vedere al mondo l’impietoso segno che la mutanda crea sul vostro fianchetto! Ma che fantasie poi si vedono in giro….
indani d’america, fantasia molto in voga tra le teenager che si sentono un po’ alternative, da abbinare rigorosamente con espadrillas e maglia con le frange, accessori orecchini con piuma; fantasia planetario, suggerita a chi si è innamorata di un astronomo (no gli astrologi non vanno bene) solo per potergli dire “tesoro, trova il grande carro”; in pole position lasciamo comunque i leggins zebrati e maculati che vanno rigorosamente abbinati con pellicciotto enorme e capelli bicolor.
Shorts. Parliamone…gli shorts servono per andare a mare. O per lavare macchine anni 30 ricoperte di schiuma ma questa è un’altra storia. Voi giovani donne di oggi non sapete che gli shorts furono riportati in auge da una sciacquetta chiamata Jessica Simpson che riuscì a far diventare volgare la sexy perchè “ingenua ma ti spezzo le falangette” Nancy Sinatra. Quindi, a meno che non vogliate sembrare una cameriera da quattro soldi e rischiare che qualcuno vi chieda una birra infilandovi 5 euro nelle mutande, evitate gli shorts in città.
Scarpe di vernice. Erano il must degli anni 90. Vogliamo ricordare altri capi d’abbigliamento must negli anni 90? Jeans a vita altissima, camicette legate in vita, giubbini in finta pelle rigorosamente nei toni del viola, la collezione di ciucciotti profumati, i capelli cotonati e le felpe dentro i pantaloni con la cintura. Ok, io dico che ci siamo rese già abbastanza ridicole durante gli anni 90, può bastare no? Io evito volentieri un saltp a Beverly Hills.
Roba fluo. Io non so come possa andare di moda. Davvero, questo lo trovo inspiegabile. Poi posso capirlo da una 15enne ma entrare in un ufficio postale e restare accecati dall’abbigliamento dell’impiegata 60enne fa un po’ strano! L’abbigliamento fluo è sempre parte di quel cassetto della memoria chiamato “Oscenità che andavano di moda negli anni 80-90 e che ci si augurava non tornassero mai più sulla faccia della terra!” Ricordo con terrore un periodo in cui giravo con i lacci delle scarpe diversi…uno fucsia e uno giallo fosforescente…..
In definitiva ricorderei a quelli della mia generazione che guardando le vecchie foto ci vengono i brividi e ai giovani che se seguiranno i miei consigli potranno evitare di rimpiangere di essersi vestiti così!