Il gm Coldebella ha subito pensato a Djordjevic per affidargli il nuovo progetto di Treviso:
“Djordjevic è uno degli allenatori con più grande talento che io abbia mai visto, l’ho detto anche in tempi non sospetti, e per fortuna non c’è voluto molto per convincerlo. Ha abbracciato con grande entusiasmo la mia proposta e abbiamo visto in lui il giusto candidato per la nostra squadra di giovani. Lui ha dimostrato il coraggio di far giocare i giovani in passato e anche le sue parole lo confermano. Viene da una scuola abituata a non aver paura di lanciare i ragazzi“.
“Sono contentissimo di trovarmi in un posto storico per il basket; se leggo i nomi degli allenatori passati qui… Obradovic, Messina e D’Antoni, gente grandissima che nella mia vita cestistica mi ha dato tanto, da allenatore o da avversario. In particolare Obradovic secondo me è il più grande di tutti i tempi ed è un mio grande maestro, perciò sono orgoglioso di sedermi sulla stessa panchina dove si è seduto lui“.
“Il mio accordo è annuale perché la situazione attuale non consente altrimenti, ma non mi interessano i numeri, mi interessa la qualità del lavoro e dell’ambiente e sono convinto che ci sarà la possibilità di guardare avanti, molto più in là. I giocatori? Quelli che abbiamo sono di alto livello, nel caso specifico Gentile che per me non è più giovane, e Motiejunas neanche. Sono nell’età giusta per giocare nella Benetton e caricarsi sulle spalle il peso della squadra, l’hanno dimostrato anche l’anno scorso. E’ cresciuto enormemente il lituano, vedremo come andrà con il lockout, ma certamente sarà con noi per l’avvio della stagione, poi si vedrà. Ci sono anche altri giovani da valutare, mi piacerebbe da ex play maker ad esempio far maturare uno come De Nicolao, e pensiamo anche a Cuccarolo, Sandri e Wojchiechowski, sono ragazzi cresciuti qui e sarebbe bello averli parte della squadra, ma dovremo considerare con la società gli sviluppi di mercato. Già dai prossimi giorni avremo delle novità importanti. Bulleri? Quando l’ho avuto come giocatore mi piaceva, a Milano gli davo responsabilità, ora lo vedo benissimo nel suo ruolo di capitano“.
Il nuovo coach della Benetton non si sbilancia con promesse o proclami, ma ci tiene a salutare i suoi nuovi tifosi.
“A Treviso c’è un pubblico caldissimo. Voglio salutare tutti e assicurare che sono qui per iniziare un bel progetto che speriamo possa avere sviluppi futuri per mantenere il nome del basket di Treviso al posto che gli spetta. Non voglio fare promesse, sono pericolose, però spero che vediate una squadra che farà di tutto per lottare fino all’ultimo secondo di ogni partita. Una squadra che lotta e che dà tutto, sia nella nostra casa, il Palaverde, che fuori“.