Sale Djordjevic riparte dalla Benetton Treviso

Creato il 05 luglio 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

E’ Aleksandar “Sale” Djordjevic il 21esimo allenatore della storia della pallacanestro a Treviso. Ieri è arrivata la presentazione ufficiale al centro sportivo della Ghirada per il coach serbo, affiancato dal presidente Andrea Benetton, dal gm Claudio Coldebella e dall’amministratore delegato Enzo Lefebre. Come ammesso dalle stesso Sale davanti ai microfoni della sala conferenza della cittadella trevigiana, non ce la faceva più a starsene a guardare allenamenti e partite o a fare il commentatore TV. Aveva voglia di tornare e lo ha fatto grazie alla chiamata di Coldebella, che di Sale è stato prima compagno, poi giocatore e poi vice allenatore all’Olimpia Milano tra il 2005 e il 2007. Proprio a Milano Djordjevic ha avuto la sua prima e unica esperienza da coach: subentrato a Lino Lardo a gennaio 2006, è rimasto alla guida delle scarpette rosse anche la stagione successiva. Per lui un quarto di finale e una semifinale scudetto, e un bilancio di 34 vinte e 16 perse.
Il gm Coldebella ha subito pensato a Djordjevic per affidargli il nuovo progetto di Treviso:

Djordjevic è uno degli allenatori con più grande talento che io abbia mai visto, l’ho detto anche in tempi non sospetti, e per fortuna non c’è voluto molto per convincerlo. Ha abbracciato con grande entusiasmo la mia proposta e abbiamo visto in lui il giusto candidato per la nostra squadra di giovani. Lui ha dimostrato il coraggio di far giocare i giovani in passato e anche le sue parole lo confermano. Viene da una scuola abituata a non aver paura di lanciare i ragazzi“.

Djordjevic viene da una grande scuola come quella serba, con un maestro come Zelimir Obradovic, anche lui passato per Treviso nella sua carriera. Sale è un vincente. Ha conquistato un argento olimpico e un oro mondiale e tre europei. Con i club ha vinto l’Eurolega nel 1992 con il Partizan Belgrado. Ora si lancia in questa nuova avventura in un club di grande tradizione come alle spalle una città che respira pallacanestro come Treviso.

Sono contentissimo di trovarmi in un posto storico per il basket; se leggo i nomi degli allenatori passati qui… Obradovic, Messina e D’Antoni, gente grandissima che nella mia vita cestistica mi ha dato tanto, da allenatore o da avversario. In particolare Obradovic secondo me è il più grande di tutti i tempi ed è un mio grande maestro, perciò sono orgoglioso di sedermi sulla stessa panchina dove si è seduto lui“.

Sale ha firmato un contratto annuale e potrà disporre di un gruppo giovane ma di talento, che potrà contare ancora su Alessandro Gentile e Motiejunas. Il capitano sarà Bulleri, che con Djordjevic ha condiviso la maglia dell’Olimpia.

Il mio accordo è annuale perché la situazione attuale non consente altrimenti, ma non mi interessano i numeri, mi interessa la qualità del lavoro e dell’ambiente e sono convinto che ci sarà la possibilità di guardare avanti, molto più in là. I giocatori? Quelli che abbiamo sono di alto livello, nel caso specifico Gentile che per me non è più giovane, e Motiejunas neanche. Sono nell’età giusta per giocare nella Benetton e caricarsi sulle spalle il peso della squadra, l’hanno dimostrato anche l’anno scorso. E’ cresciuto enormemente il lituano, vedremo come andrà con il lockout, ma certamente sarà con noi per l’avvio della stagione, poi si vedrà. Ci sono anche altri giovani da valutare, mi piacerebbe da ex play maker ad esempio far maturare uno come De Nicolao, e pensiamo anche a Cuccarolo, Sandri e Wojchiechowski, sono ragazzi cresciuti qui e sarebbe bello averli parte della squadra, ma dovremo considerare con la società gli sviluppi di mercato. Già dai prossimi giorni avremo delle novità importanti. Bulleri? Quando l’ho avuto come giocatore mi piaceva, a Milano gli davo responsabilità, ora lo vedo benissimo nel suo ruolo di capitano“.

Il nuovo coach della Benetton non si sbilancia con promesse o proclami, ma ci tiene a salutare i suoi nuovi tifosi.

A Treviso c’è un pubblico caldissimo. Voglio salutare tutti e assicurare che sono qui per iniziare un bel progetto che speriamo possa avere sviluppi futuri per mantenere il nome del basket di Treviso al posto che gli spetta. Non voglio fare promesse, sono pericolose, però spero che vediate una squadra che farà di tutto per lottare fino all’ultimo secondo di ogni partita. Una squadra che lotta e che dà tutto, sia nella nostra casa, il Palaverde, che fuori“.