sale in zucca

Creato il 28 ottobre 2011 da Plus1gmt

“Papà ma perché noi non festeggiamo Halloween?”. Se anche voi genitori di bambini in età da scuola primaria vi siete sentiti rivolgere questa domanda e non sapete come rispondere, sappiate che addurre motivazioni plausibili non è più semplice come una volta. Nell’era pre-Obama era facile liquidare il discorso con “perché è una festa americana, cara, non nostra” facendo quella smorfia stizzosa come a sottolineare la distanza presa e mantenuta dall’imperialismo capitalistico moderno e dal potere delle multinazionali. Ora vuoi l’età, vuoi il crollo dell’intransigenza, vuoi che l’avversario vero è intra moenia, non si tratta più di una scusa ammissibile e convincente e puzza di leghismo di sinistra. Il problema è che dare per consolidate tradizioni imposte a tavolino dal mercato (e dal supermercato) mi fa un po’ ridere. Le tradizioni decretate così e non nate spontaneamente dal bisogno reale di far assurgere a rito una commemorazione sono davvero poco attendibili. D’altronde anche le feste che oggi diamo per scontato saranno nate in qualche maniera, no? Non riesco a immergermi in una convenzione stabilita solo per indurre al consumo persone che, d’emblée, scelgono di auto-imporsi lo spirito della festa. Non vi sentite a disagio, per esempio, nelle rievocazioni storiche? Il cerimoniale del palio di Siena? Le persone in costume medioevale e gli occhiali di Prada? Dolcetto o scherzetto? Non so se sono stato chiaro. Halloween è posticcio tanto quanto l’ampolla del dio Po e le radici celtiche. Ciò non toglie che i bambini, di questa caterva di seghe mentali, se ne fanno un baffo. Ci sono dolci e travestimenti? Ci sono anche loro. Sento che quest’anno dovrò cedere, magari mi maschero anche io da mostro. Magari no. Stay tuned.



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