‘Sali a bordo della Galea’ A Genova un viaggio a ritroso solcando i mari

Creato il 06 luglio 2012 da Yellowflate @yellowflate

Una suggestiva proposta per chi vuole effettuare un viaggio nel tempo della Genova Medievale. Dove? Al Galata Museo del Mare di Genova imbarcandosi sulla galea del ’600, ricostruita, a grandezza naturale, con cura appassionata e studi approfonditi. Il Galata propone questa novita’ dopo il sommergibile Nazario Sauro e il Mem (Memoria e Migrazioni).

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 Da domani sabato 7 luglio, si potrà visitare, quel mondo della navigazione e della guerra sul mare che per molti secoli fu segnato proprio dalla presenza, nel mediterraneo, delle galee.

La galea è unimbarcazione veloce, che consentiva di sfuggire gli attacchi delle navi corsare, veniva utilizzata anche per il trasporto di merci preziose, quali l’argento, le sete e le spezie. Come nave da guerra era il punto di forza di una flotta e poteva ospitare fino a 250 persone di equipaggio. L’uso delle armi era affidato ad un reparto di soldati, mentre alla voga vi era la ciurma: schiavi, forzati e buonavoglia. Così il visitatore dall’alto può vedere i ventisei doppi banchi paralleli tra loro dove i vogatori vivevano incatenati e morivano attaccati ai remi.

 ‘Sali a bordo della Galea’ si inserisce nel nuovo allestimento del piano terra: cinque sale dedicate all’eta’ del remo a Genova, tra il ’500 e il ’700, dove spicca la figura di Andrea Doria, rifondatore della Repubblica.

”Il percorso – spiega la presidente del MuMa, Maria Paola Profumo – esprime bene la filosofia del Galata: una forte impostazione storica per la divulgazione, un patrimonio di opere di pregio e un approccio scenografico multimediale e interattivo per imparare toccando, muovendosi e interagendo con le installazioni”. Come, appunto, nel caso della Galea, dove l’ospite diventa ‘visit-attore’, riportato nello stesso luogo dove sorge il Galata ma dentro l’Arsenale. Tre opere originali precedono l’ingresso: un modello di Galea originale, il porto di Genova ad opera del Costanzo e un grande dipinto dei fratelli De Wael con la battaglia tra galee imperiali e turche.

Il visitatore si trova immerso nel tempo che fù, tra le grida dei maestri d’ ascia e dei calafati, le voci in arabo e in genovese, i rumori di martelli e chiavagioni. E’  un maestro d’ascia ad invitare gli amanti di questa imbarcazione a salire a bordo tra gli spazi angusti e pieni di materiali. Quando si sale al ponte di voga si scopre la zona dei remi dove gli agozili (aguzzini) riempiono di bastonate i vogatori che non tengono il tempo.  Dal ponte si passa alla ‘camera’ poppiera per conoscere l’agozile e il papasso. Il primo, uno dei capi della ciurma, era figura complessa che organizzava la giornata dei rematori. Nella Ludoteca della Galea si scopre come funzionava un cannone, cosa si mangiava, cosa si provava ad essere incatenati ai banchi di voga.

Per completare questo viaggio, infine, il visitatore potrà ammirare reperti e opere rare dell’epoca .

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