“Il presidente Napolitano ha bloccato la nuova legge sul federalismo varata l'altra sera dal governo. Il motivo? Procedurali violate, protocolli non rispettati. Insomma, questioni di forma e di burocrazia.”
Questioni di forma e burocrazia? Beh, sì, questa è la spiegazione spicciola da dare all'elettorato berlusconiano che si abbevera presso la “fonte di giustizia e verità” del Giornale(tto) di famiglia. A cosa serve spiegare che tale legge sul federalismo è stata dichiarata IRRICEVIBILE dal Presidente della Repubblica perché non è passata dalle Camere?
Per quale ragione Sallusti avrebbe dovuto riportare la lettera con cui Napolitano ha dichiarato pubblicamente che “non giova ad un corretto svolgimento dei rapporti istituzionali la convocazione straordinaria di una riunione del Governo senza la fissazione dell'ordine del giorno e senza averne preventivamente informato il Presidente della Repubblica, tanto meno consultandolo sull'intendimento di procedere all'approvazione definitiva del decreto legislativo.” Già, perché approfondire? Perché regalare uno spunto di riflessione a dei lettori impegnati quotidianamente a difendere slogan tipo: “pisello è mio e lo gestisco io”? E poi... I giornalisti sono una cosa, Sallusti tutt'altro.
“L’opposizione esulta, felice di avere ritardato di qualche settimana (tanto ci vorrà per rimediare) l’entrata in vigore di una riforma che modernizza l’Italia e aiuta la gente a vivere meglio e un po’ meno tassata.”
Spiegami Sallusti, spiegami. Entra nel dettaglio se sei capace. Snocciola pure i contenuti di questa riforma. Argomenta pure. In che modo modernizzerà l'Italia? In che modo aiuterà la gente a vivere meglio? Me lo dirai, Sallusti? No.
“In punta di diritto il Quirinale avrà anche ragione, tanto che né Berlusconi né Bossi hanno contestato lo stop. Più probabilmente, sapevano già che sarebbe andata a finire così ma hanno voluto ugualmente ribadire il loro diritto a decidere in un Paese dove governare è impresa disperata a meno che non si voglia sottostare agli ordini di altri poteri, dal capo dello Stato ai magistrati, dai sindacati ai mezzi di informazione.”
Va bene procediamo con ordine:
- “In punta di diritto il Quirinale avrà anche ragione” - no, Sallusti, diciamo che il Quirinale ha ragione e basta. C'è una procedura da rispettare;
- ma sia Berlusconi che Bossi “[...] sapevano già che sarebbe andata a finire così” - ah, perfetto! Erano consapevoli dell'irregolarità del procedimento ma sono comunque andati avanti al grido di “facciamo un po' come cazzo ci pare”;
- E tutto questo per “[...] ribadire il loro diritto a decidere in un Paese dove governare è impresa disperata a meno che non si voglia sottostare agli ordini di altri poteri, dal capo dello Stato ai magistrati, dai sindacati ai mezzi di informazione.” - oddio! Sallusti ci svela una verità sconosciuta: Berlusconi se ne sbatte di Napolitano e del mondo intero pur di comandare! Sì, lo so, Sallusti ha scritto governare e io ho tradotto comandare... E allora? Per lui, se si tratta del padrone, non fa alcuna differenza.
“Poteri che hanno un filo rosso comune: essere ex, neo o post comunisti. Cioè parte di una sinistra che non accetta la prima regola di una democrazia: per cinque anni è legittimato a governare chi vince le elezioni. Questo proprio non gli entra in testa, vogliono comandare anche quando perdono e per farlo sono disposti a tutto, compreso il fatto che leggi e forme devono essere piegate sempre e solo a loro vantaggio.”
Come commentare simili minchiate? Forse ricordando a Sallusti che chi è legittimato a governare dovrebbe assolvere tale funzione e non – a dispetto dell'art. 54 della Costituzione ([...] I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore […]) – arrecare danno all'immagine del Paese. Quali riforme degne di tale nome, quali mirabili leggi ha prodotto questa maggioranza? Lancio una proposta: estendiamo il test del palloncino anche a Sallusti. Solo così sarà facile determinare se tali deliri siano frutto dell'alcol o di chissà quale grave patologia: leggi a vantaggio dei poteri di matrice comunista... Mah! Quali leggi, Sallusti? Quali comunisti? Indicali a Ferrero e a Diliberto, per favore. Ultimamente fanno fatica a trovarne uno!
“Se di regole e rispetto delle istituzioni parliamo, perché nessuno di questi signori pone il problema che il presidente della Camera non può usare il potere e i mezzi in dotazione alla carica per fare cadere il primo ministro? Perché non porre il problema che se uno passa all’opposizione deve lasciare libero il posto nelle commissioni parlamentari che occupava in quanto maggioranza? Perché la legge viene applicata con violenza contro i giornalisti che rivelano segreti d’ufficio solo se questi sono del Giornale mentre quelli di Repubblica sono liberi di fare di tutto impunemente? L’elenco dei «perché» sarebbe lungo chilometri.”
Premessa: lungi da me difendere Fini e i finiani, non sia mai! Per anni ci hanno fracassato le balle con la difesa a oltranza del loro deus ex-machina (erano missini e come tali destinati a essere minoranza nei secoli dei secoli amen...).Domande dopo la premessa: quale giornale ha sollevato il “caso Montecarlo” in cui è coinvolto il Presidente della Camera? E soprattutto ...perché? Per gli interessi di chi? Altre domande: quale giornale ha di recente riportato all'attenzione dell'opinione pubblica il procedimento disciplinare subito dal pm Ilda Boccassini (poi assolta maoggi "colpevole" d'indagare su Silvio Berlusconi) per esser stata sorpresa nel lontano 1982 in “atteggiamenti amorosi” con un giornalista di Lotta Continua? Sallusti ha ancora il coraggio di chiamare giornalismo questo vile “rimestare”?
“[...] perché Berlusconi e Bossi non avrebbero il diritto di governare? La risposta è una sola: hanno il consenso della gente, e si sa, per la sinistra, insegna la storia, la gente è pericolosa. Se poi chiede più federalismo e meno tasse, cioè più libertà, è addirittura da internare. Cosa già successa in Paesi tanto cari soltanto qualche anno fa a chi oggi ci vuole insegnare la democrazia e le sue regole.”Intanto Berlusconi e Bossi hanno il consenso dei loro elettori, non della gente tutta. E certi elettori della Lega Nord sono sì pericolosi, moralmente e culturalmente. Proprio come alcuni loro ministri i qualiprima giurano sulla Costituzione Italiana e poi ci sputano sopra rivendicando l'indipendenza di uno stato – la Padania – che non esiste (già solo per questo andrebbero cacciati dal parlamento, vista l'incostituzionalità della loro posizione con l'art. 5 della Costituzione). Gente che ha fatto del razzismo una bandiera.Vediamo il filmato: