Salmone in crosta sfogliata con radicchio trevigiano tardivo e curcuma

Da Lisbeth @minpeppex
Il salmone mi piace molto perché, oltre ad essere un pesce consistente e saporito, che non necessita del pre-lavoro di eviscerazione e pulizia degli altri pesci perché viene già venduto a tranci, si presta a innumerevoli preparazioni, sia di primi piatti che di secondi, antipasti e fingerfood.
Il salmone in crosta, per esempio, è una preparazione che mi appaga sempre, perché al pesce vengono abbinati altri ingredienti che lo completano, sia nel gusto che da un punto di vista nutrizionale, e non è una novità per questo blog, dato che qualcosa avevo già presentato qui e, in una veste etnica un po' insolita, ma sicuramente accattivante, qui.

Stavolta, ho voluto abbinare il salmone a una verdura stagionale molto prelibata, il radicchio trevigiano tardivo, conservando comunque anche il porro, e profumando con una bella spolverata di curcuma che, devo riconoscerlo, sta vivendo un momento di grande auge nella mia cucina.
La panna acida, infine, per amalgamare tutti i sapori. Devo dire, molto soddisfacente il risultato finale: con un'insalatina vicino, non fa desiderare altro e ti alzi da tavola appagata. E veloce da preparare, che è un elemento tutt'altro che trascurabile.
Chi ne ha l'abilità e la pazienza potrà fare da sé anche la pasta sfoglia, io mi sono accontentata di una già pronta.
  • 250 g di salmone fresco a tranci, privato della pelle e delle spine
  • 2 cespi di radicchio puliti
  • un pezzo (4-5 cm circa) di porro
  • 1 vasetto da 180 g di panna acida
  • 1 disco di pasta sfoglia
  • curcuma q.b.
  • olio evo, sale, pepe nero al mulinello, semi di sesamo
Affettare sottilmente il porro e farlo appassire in una padella con un po' d'olio evo. Aggiungere il radicchio privato del torsolo e tagliato a striscioline, incoperchiare, alzare un po' la fiamma e far stufare finché la verdura non sia cotta. Salare, pepare e far raffreddare.

Stendere il disco di pasta sfoglia e spalmarci sopra la panna acida, tenendosi a un dito dal bordo (un vasetto è troppo, ne basteranno circa 2/3). Salare, pepare e spolverare generosamente con la curcuma, quindi coprire una metà col radicchio (che dev'essere completamente freddo, o farà sciogliere la pasta sfoglia!) e, su questo letto di verdura, adagiare i tranci di salmone.
Versare il resto del radicchio sopra i tranci di pesce e rimboccare l'altra metà del disco di pasta sfoglia, chiudendo a mezzaluna e sigillando bene i bordi coi rebbi di una forchetta.

Spennellare con un uovo sbattuto e spolverizzare con semi di sesamo.
Infornare nel forno già caldo a 190° ventilato per circa 30 minuti. E' molto importante non far seccare il salmone. La presenza del radicchio aiuta molto a mantenerlo umido, ma è molto importante non eccedere neanche con la cottura. Io ho trovato che 30 minuti sono il tempo ideale, girando la teglia del forno di 180° e abbassando la temperatura a 180° dopo 20 minuti. In questo modo, l'involucro di sfoglia ha preso un bel colore dorato e il salmone all'interno risultava cotto e succoso.
Ho scattato questa foto a Pepper, perché avevo notato che stava ferma in quella posizione da 10 minuti, fissa ad osservare solo lei sa cosa... già, perché dopo sono andata a togliere quella sedia pieghevole per cercare di capire cosa ci fosse... un salmone vivo? un topo? un'anaconda??? niente, non ci stava un bel niente!!! Mah, i gatti... valli a capire!