Salone Internazionale del Libro di Torino: Dieci anni di Fantasy - Licia Troisi presenta Pandora

Creato il 13 maggio 2014 da Susi
SalTor2014

Incontro con Licia Troisi, presentazione di Pandora edito Mondadori Chrysalide
Eccomi qui a raccontarvi del bellissimo incontro con Licia Troisi tenutosi nella sala BookStock del Salone del Libro di Torino.

Non sono una fan della famosa scrittrice italiana di Fantasy, ma una mia carissima amica la venera e così mi sono decisa a seguire l'incontro e con mio assoluto piacere devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita da un'autrice giovane e giovanile, eccentrica e appassionata che ha saputo coinvolgere non solo me ma una sala pienissima di ragazzi entusiasti per le sue opere e per il suo ultimo romanzo, Pandora, un nuovissimo e originale YA Urban Fantasy dalle tinte dark che sono sicura conquisterà il successo di pubblico.
L'autrice italiana ha iniziato il panel parlando di Pandora e di come la protagonista Pam le assomigli, che come lei abbia uno stile eccentrico e che non ami stare al centro dell'attenzione a causa di questo e di come il destino abbia voluto che riuscisse davvero ad avverare uno dei suoi desideri, ovvero diventare invisibile. Licia Torisi ci ha raccontato che la storia di Pandora è nata molto tempo fa, circa due anni, e di come a causa dello spopolare di libri sugli angeli abbia abbandonato il progetto in quanto il suo libro riprende alcune delle tematiche, anche se sono originali.
La storia si concentra su Pandora, per gli amici Pam, che ad una festa, apre una scatola e come nel famoso mito greco questa abbia la capacità di portare sulla terra i mali del mondo, rappresentati nel libro da sei demoni portatori di morte che una volta liberatisi si incarnano a nuova vita. Uno di questi sei demoni, ha la sfortuna di imbattersi in Sam, Samael – uno dei nomi di Lucifero – il cui nome è stato scritto male all'anagrafe, che acquisirà in questo modo il potere di uccidere con il solo tocco delle mani.
Sam e Pam durante un incontro speciale si uniranno poi per rintracciare i restanti demoni e liberare così il mondo dallo loro presenza malvagia.
Ma come si incontrano questi due giovani? E come ha fatto Pam a liberare i sei demoni rinchiusa nella scatola?
Pam è un Apriporta, ovvero ha la capacità di collegare diversi mondi e questa sua abilità non solo ha fatto in modo di scatenare la prossima apocalissi ma anche di farla rendere invisibile poiché, proprio mentre il demone ha incontrato Sam, questi era sul proprio motorino e ha investito la povera Pam che a causa del suo unico potere è come se avesse avuto uno spintarella verso l'aldilà diventando così invisibile, e rendendo Sam l'unico capace di vederla proprio per i poteri che gli ha passato il demone.
La storia si svolge nella periferia di Roma, la stessa periferia dove vive l'autrice.
Di seguito la scheda del libro

Titolo: Pandora
Autore: Licia Troisi Serie: Pandora #1 Editore: Mondadori, Chrysalide Trama: Nata a Roma nel 1980, è l'autrice fantasy italiana più venduta nel mondo, grazie allo straordinario successo delle saghe del "Mondo Emerso", della "Ragazza Drago" e dei "Regni di Nashira." Laureata con una tesi sulle galassie nane, collabora con l'Università di Roma Tor Vergata come astrofisica. Pam ama la musica metal e il suo look estremo non la fa mai passare inosservata. Eppure lei si sente invisibile. Perché nessuno la vede davvero, oltre gli occhi bistrati di nero e i vestiti dark. Nessuno tranne Sam, che vive in un palazzone alla periferia di Roma e, come lei, è un escluso. I due ragazzi non si conoscono, ma i loro destini collidono la notte di Halloween, quando un antico rito si compie: durante una seduta spiritica, Pam apre un misterioso scrigno proveniente dall'antico Egitto da cui si sprigionano gli Angeli della Morte, sei demoni che si impossessano di corpi umani seminando terrore nel mondo. Nulla sarà più come prima: Sam acquisirà il terribile potere di uccidere con il tocco delle mani, mentre Pam diventerà davvero invisibile. Solo con l'aiuto del nuovo amico potrà ritrovare gli Angeli della Morte che ha liberato: perché il suo nome è Pandora, l'Apriporta.


Dopo l'introduzione al libro ha avuto inizio il vero proprio panel con Q&A direttamente dal pubblico presente in sala.
  • Uno dei primi a fare le domande chiedeva all'autrice se avesse sempre avuto intenzione di fare la scrittrice.

La Troisi ha risposto che mentre scrivere è sempre stata una sua passione, la madre le racconta che già dall'età di sette anni scriveva delle storie, e che da ancor prima raccontava storie, ma il suo sogno era diventare uno scienziato, infatti, fino a poco tempo fa lavorava a tempo pieno come astrofisico e che solo da due anni scrive a tempo pieno.
  • Poi le è stato chiesto se trova più facile scrivere Fantasy o Urban Fantasy.

L'autrice ha risposto che mentre da un lato il Fantasy è più complesso perchè bisogna creare ed elaborare un intero mondo dal nulla dall'altra parte è più facile perchè in seguito di da modo di agire più liberamente perchè si può rimaneggiare la storia come meglio si crede. Invece per gli Urban Fantasy bisogna sottostare alle regole della vita reale, è questo ti pone dei limiti che però si possono controllare inserendo quegli elementi fantastici che rendono la storia unica (come in Pandora o La ragazza drago).
  • La Troisi nella presentazione di Pandora ha presentato dei fumetti che la hanno ispirata nello scrivere la storia, che però non ricordo (shame on me) e una ragazza nel pubblico le ha chiesto se poteva fare un elenco di manga che legge e che segue.

L'autrice ha risposto dicendo che segue la pubblicazione di Naruto e che ha letto molti dei manga classici come Goku, non chiedermi di citarvi anche gli altri che purtroppo non riesco a ricordarmeli.
  • Un ragazzo dal pubblico le ha chiesto perchè l'ambientazione dalle “Cronache” alle “Guerre” diventa molto più dark.

L'autrice ha risposto molto probabilmente perchè era dovuto dalle tematiche attuali, come lo stato di tensione che si è vissuto dopo l'11 Settembre, o come vivesse un periodo particolare della sua vita in cui le sembrava di essere in un punto fermo, quel periodo della vita che ti sembra di rimanere indietro rispetto ai tuoi amici che invece stanno mettendo su famiglia, si sposano ect.
  • Una delle domande più interessanti è stata senza dubbio quella che chiedeva all'autrice di suggerire dei consigli per aspiranti scrittori.

La Troisi ha risposto che per essere scrittori il metodo più veloce, l'unico metodo è leggere, e leggere di tutto, non solo del genere di cui si scrive, ma di tutti i generi, smentendo la diceria di quei scrittori che dicono di “non leggere di un determinato genere per non copiarlo” perchè, e qui mi trovo in netto accordo con l'autrice, la letteratura si è fermata cinquant'anni fa e che le storie originali già sono state scritte, e che l'opera di un buon scrittore e di apportare il suo giusto apporto di originalità, il suo tocco unico, ad una storia (quindi una tematica) non originale, perchè di cui già abbiamo letto in altri migliaia di libri.
  • Alla domanda che le chiedeva quali fossero i suoi autori preferiti la Troisi ha risposto che anzicchè avere autori preferiti ha piuttosto libri preferiti, ma ha citato opere di Paolo Giordano, la Trilogia di Bartimeus di Jonathan Stroud.

  • Una domanda chiedeva all'autrice dove si collocasse la religione nella sua vita, non solo perchè una donna di scienza, come già ho detto l'autrice è laureata in astrofisica.

La Troisi ha risposto che pone la scienza e la fede su due piani diversi e che riesce a convivere con entrambi dicendo che i due piani non si scontrano, rivela che è una donna che crede, che ha fede, nella presenza di qualcosa di grande, ma che questo non nega la rilevanza della scienza. Ma precisa che sebbene sia una donna di fede non crede nel potere dell'istituzione come controllo delle masse. In più afferma che l'importanza della religione, in quanto fede, sia presente anche nei suoi libri.
  • Una delle ultime domande chiedeva all'autrice se si fosse mai dovuta difendere da coloro che denigrano gli scrittori di genere fantastico perchè lo considerano meno importante degli altri generi, come i più illustri libri di narrativa.

La Troisi ha detto che più volte le è capitato di incontrare dei giornalisti che le ponevano domande dando l'impressione di non essere per nulla interessati al lavoro rivelando una certa costrizione come se fossero stati mandati dal giornale per cui lavorano e non per vero interesse e dedizione.
  • La domanda, tipica direi, sui progetti futuri, ha avuto come risposta la lavorazione su un libro topsecret, e che l'anno prossimo uscirà il quarto libro della quadrilogia di Nashira, che non ha ancora scritto ma solo elaborato le idee e sviluppi della storia.
Da qui la rivelazione secondo la quale l'autrice lavori seguendo un piano di azione prefissato in modo tale da non rimanere ingarbugliata nella trama durante la stesura vera e propria del romanzo, infatti, ha portato come esempio quando le chiesero di scrivere un racconto breve per un'antologia a cui però non riusciva a lavorare, perchè non aveva una vera e propria ispirazione legata al genere e alla tipologia di tematiche richiesta dall'antologia stessa e che è riuscita a trovare ispirazione sono poco prima della chiusa del termine di lavoro. Questo a dimostrazione di come non sia capace di lavorare a richiesta ma debba avere modo di aver tempo di elaborare le sue idee e seguire la giusta ispirazione.
Allora siccome non ho preso appunti durante la conferenza spero di essere stata il più esaustiva possibile nel riportare tutte le domande e le meravigliose risposte dell'autrice, di cui non ho mai letto nulla e di cui rimedierò a più presto con la lettura di Pandora, storia che mi ha affascinato tantissimo e che non vedo l'ora di leggere.
Voi siete fan dell'autrice italiana? Avete letto i suoi libri? Cosa pensate di Pandora lo leggerete?
- A presto Susi


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