La seconda classificata, Sara Takanashi, è stata l'unica ad impensierire l'americana grazie a due salti superiori ai 100 metri, arrivando a soli 4 punti di distacco.
Alle spalle delle due ragazze terribili (rispettivamente classe 94' e 96') si sono piazzate tre veterane: Anette Sagen, Lindsey Van e Daniela Iraschko. La 27enne norvegese, dopo due anni anonimi, ha conquistato così il secondo podio nel massimo circuito femminile.
La Van si è confermata un' eterna piazzata della disciplina, mentre la plurivincitrice in Continental Cup e assoluta dominatrice nelle ultime annate, Daniela Iraschko, ha concluso la prima Coppa del Mondo della storia femminile con due vittorie e sette podi.
La migliore delle italiane è stata Evelyn Insam, ottava, mentre Lisa Demetz ed Elena Runggaldier hanno chiuso in 20esima e 28esima posizione.
La Insam ha chiuso al 13esimo posto in classifica generale e può dunque ritenersi soddisfatta per l'andamento di questa stagione. Ci si aspettava qualcosa in più probabilmente dalle altre azzurre; la vicecampionessa mondiale Elena Runggaldier non si è mai resa protagonista mentre Roberta D'Agostina non ha confermato i progressi avvenuti la scorsa estate. Lisa Demetz, invece, grazie all'acuto di inizio gennaio in terra tedesca, è diventata la prima saltatrice italiana a salire sul podio in World Cup, dopo essere stata la prima a conquistare un successo in Continental Cup.
Francesco Drago