A quanti di voi è capitato di vedere la divertente commedia americana “Come ammazzare il capo e vivere felici”, tradotto dall’inglese “Horrible Bosses”, in cui tre amici stanchi di capi schiavisti ed autoritari decidono di prendere dei “salutari” provvedimenti? In realtà la commedia made in USA, al di là della trama comica e dalle vicende imprevedibili che snocciola in circa due ore di film, riprende un argomento molto delicato e condivisibile da tutti: lo stress da lavoro e le conseguenze che ne derivano sul nostro vivere quotidiano. Secondo una ricerca scientifica condotta presso l’University of New South Wales di Kensington, infatti, un datore di lavoro eccessivamente esigente è in grado di danneggiare realmente la nostra salute.
Lo studio pubblicato sulla rivista Plos One e condotto dallo psichiatra Sam Harvey ha analizzato le condizioni di forma di ben 7mila lavoratori concludendo che lavorare in ambienti con alto livello di stress può definire danni seri, e a volte, permanenti per la nostra salute. Dolori al torace, nausea, mancanza di respiro, problemi cardiovascolari, questi sono alcuni dei fastidi “raccolti” dalle analisi dello stato di salute dei lavoratori. A definire i rischi maggiore per la nostra salute, secondo la ricerca, non sono i carichi di lavoro, benchè pesanti, bensì una presenza “importante” del capo sulla gestione dell’ufficio e sulle attività dei singoli impiegati. L’impossibilità di avere un reale controllo sul proprio lavoro assocciata alle forti pressioni che arrivano dall’alto sono causa di insoddisfazione, ma anche di depressione ed ansia. La ricerca ha inoltre evidenziato come il congedo da malattia di lungo termine e le assenze sul lavoro si correlavano al grado di stress “assorbito” nell’ambiente e che le patologie insorte nei lavoratori aumentavano all’aumentare di carichi ed oppressioni.
- Ricerca di: University of New South Wales di Kensington
- Pubblicata su: Plos One
- Conclusione: Lo stress sull’ambiente di lavoro e le pressioni del capo possono minare la nostra salute