Con questi risultati, la Calabria smette di essere fanalino di coda ed eccelle nella qualità sanitaria.
“Sono molto orgoglioso – ha dichiarato Ciro Indolfi, direttore della cattedra di cardiologia dell’università Magna Graecia e Urt del Cnr – francamente queste informazioni sono utili al di fuori della regione, perché in Calabria è ormai ben consolidata la reputazione della nostra cardiologia per quantità e qualità delle prestazioni”.
È da anni, infatti, che la cardiologia di Catanzaro offre una formazione eccellente e competitiva a studenti e medici, attraverso la ricerca in ambito clinico e sperimentale, di nuove terapie tese a migliorare lo stato di salute dei malati affetti da patologie cardiache.
“L’emodinamica dell’’azienda Mater Domini – ha continuato il professore – è stata la prima struttura pubblica calabrese H24 a trattare l’infarto con lo stent coronarico. Questi dati confermano che non è necessario andare fuori regione per i problemi cardiologici”.
Questo rappresenta uno dei tanti successi conseguiti dal dipartimento guidato da Indolfi. Nel campus è possibile effettuare una procedura all’avanguardia: l’impianto della valvola aortica senza bisturi per via cutanea, oltre al trattamento ormai risolutivo, delle aritmie complesse.
Una chiara dimostrazione di come anche al Sud, nonostante i molti casi di malasanità, possano essere raggiunti obbiettivi straordinari.