LA RICERCA - Il dato è emerso da una ricerca condotta dall'Università Cattolica di Campobasso, con uno studio svolto su circa 23mila persone (www.moli-sani.org). Il perché gli italiani preferiscano lo scatolame è presto detto, come racconta Marialaura Bonaccio, che ha condotto la ricerca: "Merendine e biscotti costano meno che frutta e verdura, in più zucchero e grassi sembrano saziare di più." Insomma, sarebbe tutta una questione di soldi. E non c'è da stupirsi, se si guardano i prezzi degli alimenti più "sani" nei banchi dei supermercati o dai fruttivendoli, al Nord come al Sud. Soprattutto per chi ha un redditto medio-basso, i costi di frutta e verdura diventano proibitivi, tanto da indurre a consumarne una quantità minore e conseguenzialmente ad essere esposti al rischio di patologie cronico-degenerative, come sottolinea ancora la Bonaccio. "La dieta mediterranea - continua la ricercatrice - è seguita infatti solo da persone con maggiore disponibilità economica".
Fonte: Young