“SALVA IN EXTREMIS” PRESENTA “L’ASCENSORE”
Torna l’appuntamento settimanale con Andrea Salvarani, numero uno dei preparatori dei portieri nel panorama del settore giovanile italiano, attualmente alle dipendenze del Parma Football Club. Vediamo anche questa settimana chi, nell’ormai mitico “Ascensore”, sale e scende. Dopo una settimana di pausa, inoltre, torna la “Posta di Salva in eXtremis”, che ved coinvolti due estremi difensori noti al grande pubblico italiano: Nelson Dida dell’Internacional e Daniele Padelli del Torino. Per porre le vostre domande al “Salva”, scrivete a: salvainextremis@tuttocalcioestero.it.
CHI SALE:
Rui Patricio (Sporting Lisbona): Buona prestazione del portiere portoghese nel match pareggiato 1-1 contro il Porto. Bravissimo nell’uno contro uno su Jackson Martinez: in questa situazione Rui Patricio è stato fermo fino all’ultimo chiudendo bene la porta all’attaccante colombiano. Nel finale di gara, Rui Patricio è stato decisivo nel mandare in angolo (con la mano di richiamo) un tiro alla “Del Piero” di Herrera. Fondamentale!
Neto (Fiorentina): La Fiorentina fatica a segnare, ma il portiere brasiliano Neto ha iniziato la stagione nel migliore dei modi, salvando la propria porta già in diverse partite. Nell’incontro pareggiato domenica contro il Torino, Neto ha sfoderato un grandissimo intervento su un diagonale insidioso di Quagliarella, tenendo a galla i suoi compagni. Bravo!
Hitz (Augsburg): Il portiere svizzero Hitz è stato senza dubbio uno dei protagonisti principali dell’incontro vinto dal suo Augsburg contro l’Hertha Berlino. Hitz ha salvato la propria porta in più occasioni, per poi controllare la partita in maniera egregia. Sicuro!
Karnezis (Udinese): Il portiere greco dell’Udinese (preferito ancora a Scuffet) è risultato protagonista nel match vinto dai friulani contro il Parma. Prima si esalta prima su un colpo ravvicinato di Coda e poi, poco dopo, è protagonista di un pregevole intervento su una conclusione di uno scatenato Mauri. Attento!
CHI SCENDE:
Grahovac (CSMS Iasi): L’intervento sul primo gol di Pena è a dir poco infelice. Il portiere bosniaco commette l’errore di effettuare una parata con troppa sufficienza, facendosi scappare il pallone nella propria porta condizionando in parte la prestazione del CSMS Iasi.
Zabolotnyi (Ural): giornata nera per il portiere dell’Ural. Nel gol del momentaneo 2-1 per il Cska Mosca, il portiere russo Zabolotnyi si lascia sorprendere dalla conclusione di Eremenko. Non del tutto esente da colpe nel gol di Doumbia, nel quale Zabolotnyi sbaglia la lettura dell’uscita, lasciando la porta sguarnita.
Fabiano (Porto): il portiere del Porto, in occasione del gol dello Sporting firmato da Silva, commette il grave errore di abbandonare la porta per effettuare un’uscita laterale (inutile) quasi sulla linea di fondo.
Gollini (Verona): Scende dal nostro ascensore il giovane portiere Gollini (classe 1995), che si fa sorprendere prima da Florenzi e poi da una conclusione di Destro da circa 40 metri. A mio parere, Gollini poteva fare di più. Nonostante questi errori…è sempre bello vedere un giovane italiano tra i pali.
Abbiati (Milan): Scende per la seconda volta consecutiva, l’esperto portiere rossonero Christian Abbiati. Nella rete siglata da Succi, Abbiati respinge malamente una conclusione rimbalzante di Marilungo. Il portiere del Milan, tradito forse da un rimbalzo leggermente irregolare, non ha rischiato la presa ma non ha provato nemmeno a respingere lateralmente con il palmo della mano.
LA POSTA DI “SALVA IN EXTREMIS” (salvainextremis@tuttocalcioestero.it)
@MichelePlatani - Ciao Salva e complimenti per la bella rubrica. Ti volevo porre due domande su Nelson Dida, che sta disputando un’ottima stagione con la maglia dell’Internacional, squadra blasonata del Brasileirao. Cosa ne pensi della carriera del portiere brasiliano, rimasto inattivo per due anni, rientrato in un club di seconda fascia come il Portuguesa e poi, nelle ultime due stagioni, protagonista in grandi club verdeoro come il Gremio e, per l’appunto, l’Internacional? Ma soprattutto, come è possibile, per un estremo difensore, restare fermo per ben due anni e restare competitivo a 40 anni suonati?
Salva risponde: La carriera di Dida si commenta da sola, perché ha vinto tutto quello che si poteva vincere. La favola che sta vivendo Dida, mi fa enormemente piacere ed è l’ulteriore conferma che la “testa” di un portiere vale molto di più di tutto il resto. Se un portiere sta bene mentalmente può giocare a qualsiasi livello e può allenarsi sempre al 100% anche dopo due anni di inattività. Complimenti a Dida!
@Sfinz96 – Sig.Salvarani, solitamente si occupa di estremi difensori stranieri, ma le volevo porre un quesito in merito ad un portiere italiano, Daniele Padelli. Solo un mese fa è stato convocato in nazionale, mentre ora ha perso il posto in favore del più esperto Gillet: si tratta solo di un momento di forma poco brillante, oppure l’italiano ha sentito la “pressione” di dover contendere il posto al collega belga, da sempre uomo di fiducia del proprio allenatore?
Salva risponde - A questi livelli, non penso che un portiere professionista senta la pressione, soprattutto se, come nel caso di Gillet, il compagno di squadra è reduce da una stagione intera passata ai box. Nello scorso campionato, Padelli non partì bene, commettendo diversi errori importanti proprio come in questo primo scorcio di stagione, per poi riprendersi alla grande. Il ruolo del portiere è strano: a volte sei l’eroe di turno e la volta successiva sei considerato “mediocre”. In questo caso, Padelli sta attraversando un momento negativo e a volte, il fatto di non essere convocati, può togliere un peso al portiere in questione per poi trarre beneficio più avanti.