Salvare arte, bellezza e cultura dalle tenebre

Creato il 06 gennaio 2011 da Controcorrente
Il  DEGRADO DEL SISTEMA ARTE
Come avviene in politica , in economia e nella società, purtroppo anche il sistema arte non è immune da  degrado, mercificazione,   mistificazioni di vario genere. La tv spazzatura , quellaurlata ma priva di contenuti veri,  ne è un esempio evidente. Non voglio dilungarmi oltre su questa questione della mercificazione  perchè l'ho già fatto in passato, in alcuni confronti  polemici  con personaggi di questo sistema o che indirettamente lo sostengono  (cito solo per  Italia la polemica-confronto con   G. Politi direttore di Flash art) .Mi limito solo ad osservare, come ha dichiarato recentemente  con onestà intellettuale anche il critico d'arte P.Daverio che oggi la vera arte vive  nascosta negli studi di molti artisti , alcuni spesso ignoti al grande pubblico, che fanno vera ricerca , mentre è difficile trovarne davvero sui palcoscenici  in cui si esibiscono  artisti osannati da un certo sistema  diretto da grossi gruppi finanziari che oggi decidono cosa sia arte e cosa no.
Queto avviene non solo in Italia ma anche all'estero  basti  come esempio  il sistema americano delle grandi aste dove si arriva al paradosso di vendita (vera o presunta)di operedi alcuni artisti contemporanei superioria quelle di Picasso o di altrigrandi maestri del passato.Ma chi governa e dirige tutto questo ?
Pochissimi imperi finanziari dotati di gallerie e relazioni strette   con i principali musei internazionali.Si tratta in prevalenza di oligopoli governati da persone spesso incolte o prive di capacità di lettura artistica , il cui unico fine è quasi sempre  il guadagno  fine a se stesso, non certo quello di diffondere le espressioni artistiche più significative del nostro tempo.. Di qui sponsorizzazioni e palcoscenici d'effetto creati per valorizzare al massimo l'elites di artisti  su cui decidono di investire.
Conseguenza ultima : grandi mistificazioni e falsificazione dei  valori reali e dei contenuti artistici veri e profondi cui gallerie ed operatori del settore si adeguano per necessità . Perfino  alcune  linee espressive sono dettate dall'alto( da molti anni ad es. vanno molto di moda le installazioni e le performance , un conformismo diffuso che trova il supo apice  nelle grandi fiere d'arte), il tutto senza alcun criterio  di selezione serio di artisti e opere .Per uscire da tutto ciò basterebbe ,a mio parere ,che intervenissero i governi degli stati , promuovendo vere selezioni sui loro territori  per recuperare il patrimonio artistico  sommerso   attraverso commissioni trasparenti formate da critici d'arte indipendenti e di prestigio , uomini di cultura edesperti del settore compresi gli artisti stessi. In assenza di criterie diselezioni trasparenti, gestite dalle istituzioni e non da gruppi privati, la vera ricerca artistica e culturale   nel nostro paese è destinata rimanere nel sottobosco insieme ai veri valori dell'arte .
Tutto ciò a discapito del pubblico e degli stessi collezionisti oggi  spesso ingannati nelle scelte (anche di investimento )  dal circo mediatico promosso da  questooligopolio commerciale internazionale,che ,come ha dimostrato tempo fa una ricerca condotta da una rivista d'arte nazionale, è formata da un ristretto numero di gallerie e personaggi internazionali. Una sorta di cupola dell'arte...

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