Salvataggio Cipro, via libera dell’Eurogruppo al piano aiuti

Da Mrinvest

Per salvataggio Cipro niente tassa sui depositi, ma ristrutturazione settore bancario. Perdite in vista per obbligazionisti e correntisti sopra 100 mila euro

(Segue da prima parte)

Dopo un lungo vertice a Bruxelles tra i membri dell’Eurogruppo ed il premier cipriota Nicos Anastasiades, stanotte è stato raggiunto l’accordo per il salvataggio Cipro. L’isola riceverà al più presto i 10 miliardi promessi due settimane fa, ma in cambio non dovrà più imporre un prelievo forzoso sui depositi bancari, la cui ipotesi aveva scatenato la reazione indignata dei cittadini ciprioti ed il timore di un run bancario in tutta Europa.
Tuttavia, le banche restano al centro del piano di aiuti di Bruxelles necessari al salvataggio Cipro. Laiki Bank, nota come Popular Bank of Cyprus, dovrà essere messa in liquidazione, ed i suoi

obbligazionisti e correntisti sopra i 100 mila euro subiranno le relative perdite. Non la stessa cosa accadrà per i depositanti di cifre fino a 100 mila euro, in quanto tutelati dal Fondo di garanzia a livello europeo.

In ristrutturazione anche Bank of Cyprus, le cui perdite per obbligazionisti privilegiati e correntisti saranno presto determinate dalla Troika (UE, BCE e FMI). Allo scopo sarà creata una “bad bank” in cui si faranno confluire tutti i titoli tossici delle banche cipriote, mentre una “good bank” sarà il risultato dell’integrazione solo degli asset positivi.

L’obiettivo dell’Europa sarà di sgonfiare l’ipertrofico sistema bancario cipriota, che conta un livello sproporzionato di asset, pari a 8 volte il Pil dell’isola. Entro il 2018 si dovrà tendere ad un livello medio europeo, stando ai segnali delll’Eurogruppo di ieri sera.
Certe, quindi, le perdite a carico dei numerosi clienti russi, società e banche, che passeranno non già da un prelievo forzoso, bensì da una ristrutturazione delle banche isolane.

In ogni caso, l’accordo di stanotte provvede al salvataggio Cipro e allontana il panico che si sarebbe potuto diffondere nel Vecchio Continente, se si fosse infranto il tabù dell’intangibilità dei depositi in banca.

Resta comunque la preoccupazione per quanto potrebbe accadere alla riapertura probabile di domani degli Istituti bancari ciprioti, chiusi da una settimana per imposizione della banca centrale di Nicosia. Per evitare l’assalto agli sportelli ed il conseguente deflusso dei capitali è stato deciso un massimale di prelievo quotidiano ai bancomat, pari a 120 euro per i correntisti di Bank of Cyprus e di 100 euro per quelli di Laiki Bank.


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