Salvate Borghese!

Creato il 11 maggio 2010 da Casarrubea

Le due lettere che pubblichiamo sono di grande importanza per le sorti future della democrazia italiana. Come il lettore potrà vedere, si tratta di un vero e proprio salvataggio del principe nero, in vista di ‘operazioni di lungo periodo’ da attuare in Italia. Il contenuto dei documenti è di tale gravità da non meritare alcun commento. Ci piacerebbe, sul tema, aprire un dibattito con i nostri lettori.

Giuseppe Casarrubea e Mario J. Cereghino

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Emblema della Decima Flottiglia Mas

Segreto e  personale

Destinatario: colonnello Earl B. Nichols, quartier generale delle forze americane.

Oggetto: Valerio Borghese

Data: 6 novembre 1945

Lei ricorderà le accuse rivolte al comandante Borghese. Le sue attività di sabotaggio e di spionaggio, guidate da ambizioni politiche nella fase del dopo armistizio, sono state da lui totalmente sconfessate nel corso del recente interrogatorio ad opera dello Csdic. Di conseguenza, questa unità si ritiene ora più motivata a salvaguardare il soggetto perché possa essere utilizzato nelle attività di spionaggio navale di lungo periodo.

Salvate Borghese I

Tre mesi fa, il ministro italiano della Marina Militare ha inviato una lettera alla sotto – commissione navale alleata: chiedeva che il soggetto venisse temporaneamente collocato a sua disposizione per essere interrogato appena su questioni di carattere amministrativo.  Il 3 novembre il soggetto è stato consegnato alle autorità navali italiane, a Forte Boccea. Una lettera della sotto – commissione navale alleata affermava che Borghese sarebbe dovuto tornare sotto custodia alleata nel caso fosse stato processato e ritenuto innocente. In mani alleate, il soggetto gode dello status di prigioniero di guerra; ma in mani italiane la sua posizione diventa precaria, giacché egli verrà processato da un tribunale civile come un fascista qualsiasi. Non vi è dubbio che il suo processo farà rumore.

Per noi sarà semplice chiederne il rinvio, se il Suo comando vorrà inviare una lettera al ministro italiano chiedendo che Borghese sia riconsegnato agliAlleati subito dopo il previsto interrogatorio. Potremo così consultarci con Washington sul futuro sfruttamento delle superiori conoscenze di Borghese nell’ambito delle armi navali segrete e delle tattiche di guerra sottomarina. In tal modo, eserciteremo i nostri regolari diritti militari senza interferire con la politica italiana.

Salvate Borghese Ia

A causa della rapida azione che ha portato alla traduzione di Borghese a Forte Boccea, diventa purtroppo essenziale che una lettera del Suo comando arrivi quanto prima al ministero italiano della marina militare.

Il sottoscritto è fortemente convinto che Borghese diverrà di grande interesse per lo spionaggio navale americano. Con deferenza, chiedo quindi che tale azione di “sospensione” venga attuata nell’immediato. La pausa ci permetterà di discutere a Washington le possibilità di impiego del soggetto.

James Angleton (Sci)

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segreto

Destinatario: comandante Titolo, via Sicilia 59, Roma

Oggetto: Comandante Valerio Borghese

Data: 6 novembre 1945

In seguito alla nostra recente conversazione su Borghese, vi sono stati degli sviluppi che richiedono un’azione immediata da parte del quartier generale del servizio segreto militare americano o del comando navale americano in Italia. Sembra che circa tre settimane fa lo stato maggiore della marina militare italiana abbia inviato una lettera chiedendo l’autorizzazione ad interrogare il soggetto. L’interrogatorio mirava a chiarire alcune questioni nell’ambito dell’amministrazione navale (assegnazione di fondi, paghe, ecc.).

Salvate Borghese II

Sebbene la richiesta prevedesse soltanto il suo interrogatorio, lo scorso 3 novembre Borghese è stato consegnato agli italiani dalle autorità alleate e rinchiuso a Forte Boccea. Una lettera, firmata da un membro della sotto – commissione navale alleata, sosteneva che il soggetto sarebbe dovuto tornare sotto custodia alleata nel caso fosse risultato innocente da un eventuale processo.

Come ho già avuto modo di dirLe, è di primaria importanza evitare il processo e l’esecuzione di Borghese da parte degli italiani. Una lettera deve essere immediatamente inviata all’ammiraglio De Courten, chiedendo che il soggetto venga ricondotto sotto custodia alleata alla fine dell’interrogatorio. In caso contrario, la sua esecuzione è da considerarsi inevitabile.

In mani alleate, Borghese è un prigioniero di guerra; ma in mani italiane egli non godrà di alcuno status militare e finirà per essere processato da un tribunale popolare.

Il soggetto è di grande interesse per le nostre attività di lungo periodo. Suggeriamo quindi che il dipartimento della marina americana intervenga per richiedere la sua custodia. L’obiettivo è di sfruttare al massimo le sue superiori conoscenze nell’ambito delle armi segrete e delle tattiche di sabotaggio navale.

Salvate Borghese IIa

Noi non chiediamo che a Borghese venga garantita l’immunità per la sua adesione alla Rsi. Sollecitiamo invece che si compiano tutti i passi necessari alla dilazione della sua consegna. Borghese deve poter godere dei vantaggi di un’amnistia generale, che verrà presumibilmente annunciata in breve e che sarà accompagnata dallo scioglimento dei tribunali per le epurazioni.

In collaborazione con i nostri colleghi britannici (Csdic), abbiamo esaminato le accuse rivolte al soggetto, accuse che lo avrebbero visto responsabile dell’organizzazione di una rete politica clandestina di sabotaggio e spionaggio. Ma  l’impressione del Csdic è che tali imputazioni siano prive di fondamento.

Il sottoscritto è in procinto di tornare negli Stati Uniti (dove rimarrà per due settimane) per il rapido disbrigo di alcune mansioni. La invito quindi ad entrare in contatto con Rocca, agente di questa unità già al corrente del caso.



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