Però, che cose strane. Il Comune di Mazara del Vallo spende soldi per organizzare sagre e feste e non ha un euro per la mensa sociale dei poveri.
E' per questo che a Mazara sta lentamente salendo la protesta nei confronti dell'Amministrazione Comunale. Una iniziativa concreta viene portata avanti dai coniugi Nicolò Quinci e Roswitha Schulz, che hanno scritto una lettera al Sindaco Cristaldi: «E' un paradosso che si organizzi un fritto misto in piazza San Michele e poi la stessa amministrazione chiuda la vicina mensa sociale comunale che gli costava appena 7.000 euro l'anno». E' stata nei giorni scorsi l'ex coordinatrice della stessa mensa, Francesca Principato, a comunicare la sospensione da parte dell'amministrazione del servizio che garantiva un pasto serale a circa 60 cittadini indigenti.
«Quanto avvenuto - hanno scritto i coniugi Quinci - ci sorprende e al tempo stesso ci indigna. Vogliamo esprimere la nostra solidarietà alla signora Principato alla quale chiediamo di ritornare sui propri passi e di non mollare, dal canto nostro però lanciamo un appello a tutti gli artisti mazaresi invitandoli ad aderire a una nostra proposta per aiutare queste persone che con tanta umiltà si rivolgono a un'associazione di volontari per aver un pasto perché non riescono a comperare nulla e ciò per motivi che noi tutti conosciamo, mancanza di lavoro, scarsa pensione e altro. Invitiamo questi artisti a donare, come faremo noi, quanto raccolto dalla vendita di un'opera affinchè la stessa signora Principato possa garantire l'avvio del servizio mensa. Invitiamo i blasonati club service della città, Rotary, Lions e altri che operano nel sociale a dare un contributo, invitiamo assessori e consiglieri comunali a contribuire a questa causa con il 10% dello stipendio, ma ci appelliamo anche a tutti i mazaresi che ne hanno la possibilità. Inoltre chiediamo di quale "futurismo" parla il primo cittadino? Non certamente di quello artistico e nè tanto meno di quello sociale se vengono negati 31 centesimi al giorno per garantire una cena ad un povero cittadino. Come si fa a organizzare una mega padellata, costata all'amministrazione più di 10.000 euro e facendo pagare un euro per un piatto di fritto misto, quando a pochi metri dalla stessa vi è una mensa sociale chiusa? Non è una mancanza di rispetto nei confronti di quanti da anni non sentono più nemmeno l'odore del fritto misto?». I due coniugi hanno invitato quanti vogliono sostenere la loro iniziativa a contattarli alla e-mail roswithaschulzpittrice@gmail.com.