I pm sostengono che il Parolisi avrebbe ucciso la moglie e in seguito avrebbe anche deturpato il cadavere per depistare le indagini con una svastica incisa sulla coscia e la siringa conficcata sotto il seno. Secondo gli inquirenti è da escludere la presenza di un complice per il delitto del bosco di Ripe Civitella e non c’entrano nulla gli oscuri retroscena legati alla caserma di Ascoli Piceno.
Per il Procuratore Gabriele Ferretti e i sostituti Davide Rosati e Greta Aloisi Parolisi avrebbe agito in modo così efferato poichè soffocato da un imbuto emotivo tra l’amante Ludovica Perrone, le sue pressioni risolutive del rapporto e le preoccupazioni per l’eventuale separazione. Il gip Giovanni de Rensis avrà ancora cinque giorni di tempo per decidere se accettare la richiesta del procuratore Ganriele Ferretti e dei sostituti Davide Rosati e Greta Aloisi.
Nei prossimi giorni dovrebbe giungere inoltre la decisione del giudice tutelare circa le modalità con cui avverranno gli incontri tra l’imputato e la figlia ora affidata alle amorevoli cure dei nonni materni, nominati suoi tutori dal Tribunale di Napoli.