Il menfitano, anche maglia rosa al Giro, è in formissima.
Come inizio non c’è male. Ventiseiesimo posto in classifica generale al Giro d’Italia e posizione numero 95 alla Vuelta di Spagna.
Salvatore Puccio però il 2013 lo ricorderà soprattutto per avere infranto due record: il primo è quello «nazionale» di ciclista che ha indossato la maglia rosa nato più a sud, il secondo «locale» di primo corridore agrigentino della storia ad essere stato leader del Giro d’Italia anche se per un giorno ed anche se per un errore.
Perché la maglia rosa il Team Sky aveva progettato di consegnarla al compagno Cataldo ma, per un’errata interpretazione del regolamento, l’organizzazione del Giro aveva precisato che spettava al ciclista di Menfi.
Meriti e demeriti a parte resta il fatto che un agrigentino in due delle tre corse a tappe più prestigiose del mondo non si era mai visto nella storia del ciclismo e questo riempie di orgoglio una provincia dove questo sport fatica a decollare nonostante la varietà di terreni a disposizione, dai terreni pianeggianti dei paesi sulla costa a quelli in salita dei paesi dell’entroterra, potrebbe aiutare a svolgere allenamenti differenziati senza grossi dispendi logistici.
La stagione da incorniciare potrebbe comunque essere impreziosita da un’altra forte esperienza per Salvatore Puccio. Domenica infatti si corre il Giro di Lombardia, una corsa molto sentita tra gli addetti ai lavori che è gestita dagli stessi organizzatori del Giro d’Italia. Con il Mondiale di Ciclismo appena concluso a Firenze per il Team Sky c’è la necessità di dare un po’ di respiro a tutte le punte di diamante che hanno esaurito le pile nella rassegna iridata.
La lista dei convocati non è ancora stata diramata e c’è quindi chi legittimamente spera di potere vedere il talento di Menfi all’opera nelle strade che da Bergamo portano a Lecco, la città dei Promessi Sposi, lui che è una promessa del ciclismo.