Salvatore Quasimodo, Lucca – Ilaria Del Carretto

Da Paolorossi

Lucca – Ilaria Del Carretto

Davanti al simulacro d’Ilaria Del Carretto

Sotto la terra luna già i tuoi colli,
lungo il Serchio fanciulle in vesti rosse
e turchine si muovono leggere.
Così al tuo dolce tempo, o cara, e Sirio
perde colore, e ogno ora s’allontana,
e il gabbiano s’infuria sulle spiagge
derelitte. Gli amanti vanno lieti
nell’aria di settembre, i loro gesti
accompagnano ombre di parole
che conosci. Non hanno pietà; e tu
tenuta dalla terra, che lamenti?
Sei qui rimasta sola. Il mio sussulto
forse è il tuo, uguale d’ira e di spavento.
Remoti i morti e più ancora i vivi,
i miei compagni vili e taciturni.

(Salvatore Quasimodo, Davanti al simulacro d’Ilaria Del Carretto – da “Ed è subito sera”)


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