Un Mondiale che ha lasciato l’amaro in bocca ai pacifici, con le vittorie su Namibia e Fiji che non sono bastate per arrivare ai quarti visto i ko con Galles e Sudafrica. Un amaro acuito dalle grandi speranze che circondavano la squadra prima del torneo.
Ma cosa dice il report? Lo racconta il sito web del Sunday Samoan, che lo ha pubblicato. Schwalger denuncia il clima da vacanza che regnava e che il coach Tuala Mathew Vaea beveva tutti i giorni e a volte spariva per 48-72 ore. Tuala era però in buona compagnia: sembra infatti che nelle sue assenze – e al bancone del bar – era sempre assieme al vicepresidente della federazione samoana, Lefau Harry Schuster. Anche il direttore esecutivo della federazione Su’a Peter Schuster era sempre al bar con amici e membri dello staff. Anche l’assistente del ct, Ryan Schuster, ha le sue colpe e il capitano lo taccia di scarso professionismo.
Schwalger ricorda infine che Samoa è riuscita ad andare ai Mondiali solo grazie ad una sorta di colletta popolare e che i soldi dei samoani venivano spesi in quel modo.
Da parte sua Tuilaepa Sa’ilele Malielegaoi si è detto sorpreso dal documento.
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