SAMPIERI (rg). Da tutto il mondo al "villaggio" ma niente mare: si studia l'"intelligenza artificiale".
Creato il 16 luglio 2015 da Agipapress
SAMPIERI (rg). Arrivano da ogni parte
del mondo, sono giovani normali ma dietro l’abito dello
studente impegnato in un corso estivo, si nasconde il genio dotato di
un’intelligenza superiore alla media.
Sono i giovani dottorandi selezionati per
accedere alla scuola estiva "International Computer Vision Summer
School", specializzata in Computer vision, una facoltà che rappresenta
un’eccellenza per l’ Università di Catania, e che vanta una collaborazione
ormai consolidata con l’Università di Cambridge.
Il corso, giunto alla
sua nona edizione, è stato ospitato all’interno di una fra le più famose
strutture turistiche siciliane, Baia Samuele a Sampieri, in località Scicli nel ragusano,
ed è stato organizzato dai docenti Sebastiano Battiato (delegato del Rettore
alla Didattica per i corsi post-laurea e di dottorato) e Giovanni Maria
Farinella del gruppo di ricerca IPLAB dell'Università di Catania in
collaborazione con Roberto Cipolla, direttore di Toshiba Research Europe
dell'Università di Cambridge.
La scuola è rivolta ai
giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo e si propone di approfondire un
settore della cosiddetta “intelligenza artificiale”.
Gli studenti devono essere
in grado di lavorare in quasi completa sinergia con il computer trasmettendo
quegli input che consentiranno alla macchina di captare le immagini con la
stessa capacità di un cervello umano.
Numerose ore di studio all’interno della sala congressi, pochissime comparsate
in spiaggia, questi giovani talenti saranno nomi che un domani compariranno nei
database delle più importanti filiali e multinazionali che si occupano di
informatica.
“L'International Computer Vision Summer School, fondata nel 2006
da me, dal professor Roberto Cipolla e dal professor Sebastiano Battiato, è
oggi il punto di riferimento per la comunità di ricerca internazionale che
studia la visione artificiale- dichiara il docente responsabile Giovanni
Farinella -; ogni anno attrae circa 250 ricercatori provenienti da diversi
paesi (USA, UK, Canada, Australia, Germania, Francia, Korea, Giappone, Italia)
selezionati tramite curriculum.
La partecipazione delle aziende alla nostra
scuola come Amazon, Qualcom, Microsoft, Toshiba, Toyota, iRobot, Osram,
permette di stabilire una connessione tra gli studenti e il tessuto industriale
leader nel settore”.
Al termine del corso, i ragazzi devono obbligatoriamente sostenere un esame che ne attesti l’idoneità a proseguire il percorso formativo che li porterà con ogni probabilità ad assumersi la responsabilità delle grandi innovazioni tecnologiche destinate a cambiare le abitudini del mondo.
"La cosa più bella è riuscire a portare in
Italia, e in particolare al sud, questo livello scientifico che è un fiore
all’occhiello della nostra comunità internazionale – afferma il professor
Sebastiano Battiato – ancora più bello è vedere l’entusiasmo di questi giovani
che invece di andare al mare trascorrono così tante ore in sala con interesse e
partecipazione”.
La nona edizione della Summer School, inaugurata il 13 luglio, si conclude
domani venerdì 17 luglio ma dà l’appuntamento al prossimo anno, in evidente contrasto con il fenomeno tanto temuto e segnalato, della fuga dei cervelli dall’Italia: se la tecnologia
è il futuro, lo scambio culturale tra Paesi è d’obbligo.
E fa oltretutto ben
sperare che proprio la Sicilia sia stata la culla di una sinergia tra due
realtà, università e impresa, importanti nello studio dell’informatica, segno
che quando si vuole, il futuro può non essere così nebuloso.
di Lara Morano
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